Messina, la differenziata non funziona: Morabito scrive all’assessore per cambiare strategia

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I fallimenti registrati nel Quinto quartiere siano un monito per la Giunta

ciacci ialacquaIl messinese è riottoso per vocazione e le elementari norme di educazione civica spesso vengono trascurate: è questa l’amara conclusione cui possono giungere i residenti della V° circoscrizione, i quali assisteranno – nelle prossime settimane – alla rimozione dei punti preposti alla raccolta della differenziata.

I dubbi espressi dal consiglio circoscrizionale non erano infondati: nel Giugno scorso i rappresentanti di quartiere – primo fra tutti il presidente Santino Morabito – avevano notato come “la realizzazione di piccoli punti di raccolta diffusi sul territorio, dove addensare contenitori per carta, plastica, lattine e vetro, non supportati da un sistema di pesatura del rifiuto associato alla riduzione tariffaria per il contribuente, non avrebbe affatto incentivato il conferimento differenziato“. Nemo propheta in patria si dirà: dopo pochi mesi, infatti, gli stessi operatori di MessinAmbiente hanno lamentato i disagi nell’espletamento del servizio di raccolta. Il personale ha trovato nei contenitori e attorno ad essi rifiuti di ogni tipo, con buona pace delle regole esposte sui cassonetti.

Così la V° circoscrizione si è rassegnata e ha chiesto la rimozione dei contenitori, pena la creazione di discariche a cielo aperto. Non volendo però rinunciare ad una battaglia di civiltà, Morabito ha rilanciato i protocolli d’intesa con le associazioni di categoria e la diffusione delle compostiere nelle unità condominiali dotate di aree a verde, “procedendo al censimento dei contribuenti residenti al fine di garantire le riduzioni tariffarie previste dalla normativa”. Un appello, infine, sull’isola ecologica di San Licandro, la cui realizzazione garantirebbe un risparmio sui costi del servizio erogato dalla partecipata di via Dogali.

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