Mafia: “la mia vita è distrutta”

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”Ventitre anni di vita devastati non potrà restituirmeli nessuno. Così come i 10 anni trascorsi in carcere”. E’ il primo commento di Bruno Contrada alla decisione della corte europea per i diritti umani sulla sua vicenda giudiziaria. “In questi 23 anni, terribili per me e per le persone che mi vogliono bene, c’è stata sofferenza incredibile – ha dteto – che si è manifestata in qualsiasi forma: fisica, morale, professionale e familiare”.
   

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