Immigrati, spari contro le navi italiane dei soccorritori nel Canale di Sicilia

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Reuters
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Trafficanti di esseri umani hanno sparato ieri in aria dei colpi di arma da fuoco per tenere a distanza soccorritori italiani e islandesi nell’ambito di un’operazione Frontex al largo della Libia e si sono reimpossessati di un’imbarcazione da cui erano stati tratti in salvo 250 migranti. Lo segnala oggi l’agenzia Ue per il controllo delle frontiere, Frontex, in un comunicato nel quale si attribuiscono questi comportamenti alla carenza di barche a disposizione dei trafficanti di esseri umani. Il comunicato fa chiarezza sulle indiscrezione diffuse oggi sull’accaduto. La nota sottolinea che si tratta della seconda volta quest’anno che banditi usano la forza per riprendersi imbarcazioni dopo che il loro carico di migranti e’ stato messo in salvo. “E’ un segno del fatto che i trafficanti di esseri umani sono a corto di barche e sono sempre piu’ pronti a usare armi per recuperare barche usate per trasportare migranti,” commenta il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri.

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