“Folli” gesti dalla Germania a Reggio: una società alla deriva

StrettoWeb

I fatti di cronaca quotidiani stanno rasentando la follia. Dalla tragedia del volo della Germanwings all’insensato gesto di Bortolotti qui a Reggio, le persone vivono nella paura

Dalla Germania a Reggio Calabria. Di atti “folli” se ne sta sentendo parlare davvero molto negli ultimi tempi.  Andreas Lubitz: un nome tristemente noto, che riempie i titoli e le notizie dei giornali, un nome che ha portato con sé innumerevoli interrogativi, perplessità, ma soprattutto incredulità.

Incredulità che hanno avvertito anche gli abitanti di Reggio Calabria durante un tranquillo pomeriggio (anche se non come tutti gli altri visto che in città era presente il ministro della Giustizia, Andrea Orlando), quando un uomo, Fausto Bortolotti si è reso protagonista di un episodio per cui è finito in manette.

Tralasciando ogni considerazione puramente moralista, a fare le spese di ciò che sta avvenendo nel mondo sono le persone, quelle persone che compongono la società odierna, una società che pian piano sta vedendo disintegrarsi i cardini “sani” su cui si dovrebbe poggiare. E non si sta parlando di politica, governo, leggi, lavoro, cose comunque sotto al vaglio di tutti quotidianamente, ma si sta ragionando sui valori, quei valori che muovono la società, che fanno agire e pensare le persone in maniera se non conforme l’una all’altra, quanto meno incline ai sentimenti e alla sensibilità altrui.

Eppure la “follia” sembra il sentimento dilagante; la “follia”, qualcosa che si pensa lontano dai clichè, lontano da quello che si definisce “logico”, “comprensibile”. Ma qui, ed è bene sottolinearlo, ci si sta riferendo ad una follia portata agli eccessi, vista ed attuata in modo assolutamente privo di ogni forma di rispetto, considerazione per gli altri, anzi pericolosa.

Il pericolo, infatti, è il sintomo più prossimo di questa “follia” dilagante, appartenente a persone che non solo mettono a rischio la propria vita, ma decidono per qualche assurdo motivo di portare con sé altra gente del tutto ignara dei loro piani.

Notizie di cronaca come quella della tragica fine dei passeggeri del volo della Germanwings, o di sparatorie improvvise in pieno centro, non servono solo a riempire giornali e spazi vuoti in tv, diventano spunto di riflessione sociale. E se poi simili notizie ci vengono a “bussare” alla nostra porta? Troppo spesso lo stupore, l’indignazione, la paura rimangono “circoscritte” in quanto ciò che si sta vedendo, ciò di cui si sta parlando è lontano da noi, troppo lontano, si pensa, perché possa toccarci; questo è un ragionamento tipicamente “umano”, che si rifà un po’ a tutte le cose, eppure anche nel pieno centro di una piccola città del Sud Italia qualcosa è accaduto. Fortunatamente il gesto insensato di Bortolotti è stato bloccato quasi sul nascere, ma è indubbio il fatto che il tutto poteva trasformarsi in tragedia. Una tragedia che è toccata ai familiari e alle vittime di quei 150 passeggeri della Germanwings.

Dalla Germania a Reggio Calabria: sono solo due casi delle molteplici situazioni che avvengono ogni giorno nel mondo, due casi sviluppatisi in due località del tutto differenti tra loro, in circostanze e soprattutto con finali diversi, ma calati all’interno di una stessa realtà. Una realtà non solo alimentata da una paura portata agli eccessi nel sentire parlare ogni giorno di terrorismo, uccisioni, malattie, ma anche dove purtroppo i gesti “folli” come quelli appena descritti stanno diventando un fenomeno all’ordine del giorno. E al di là delle intenzioni di ciascuno, dove le forze dell’ordine sono riuscite ad intervenire qui a Reggio, il pilota di un aereo non è riuscito sui cieli delle Alpi francesi. Due filoni di una stessa dilagante “follia”.

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