Unical, trasporto urbano: il senatore Alessio si prepara ad un sit-in di protesta

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Studenti allarmati dallo stop delle corse urbane di Amaco verso l’ateneo di Arcavacata. Sul ponte Pietro Bucci stand informativi per sensibilizzare gli studenti universitari

“Appena due mesi dopo l’istituzione di un servizio di trasporto pubblico nella tratta Cosenza-Rende-Unical ‘alternativo’ per la popolazione universitaria e non, arriva dalla Regione Calabria uno stop, frutto della solita meschinità di una certa politica, figlia di interessi di sorta, volti a favorire un’azienda di trasporti privata che da anni, a titolo unico, in barba alle normative europee sulla concorrenza tra aziende e, senza un bando pubblico di assegnazione regionale, effettua le corse nell’intera area metropolitana di Cosenza”. Lo afferma in una nota, il senatore accademico (Athena) dell’Università della Calabria, Antonio Alessio militante attivo da diversi anni nella fila del centro-destra e attualmente in seno a Forza Italia.

“Nei prossimi giorni – afferma Alessioè nostra intenzione creare degli stand informativi lungo il ponte Pietro Bucci e virtuali sui social network,per sensibilizzare tutta la popolazione studentesca sulla querelle riguardante i trasporti locali nell’area metropolitana cosentina, in vista di una manifestazione di protesta contro la politica scellerata, in attuazione da parte della nuova compagine regionale, nel settore della mobilità urbana ma anche in quella calabrese”.

“Sono molti gli studenti Unical – prosegue il rappresentante d’ateneo – che arrivano da me preoccupati (nella sede dell’associazione studentesca Matrix ndr.) per le dichiarazioni che leggono sui social e sui mezzi di comunicazione in merito all’abolizione del servizio della circolare Amaco che rende più agevole per gli universitari, in primis quelli pendolari, lo spostamento nell’area urbana e soprattutto il raggiungimento di Arcavacata visto l’elevato numero di corse che l’azienda riesce a garantire”.

“Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e Marcello Manna, sindaco di Rende – conclude Alessiosi erano spesi nei mesi scorsi per trovare un escamotage legale che permettesse alla Circolare Veloce Rossa dell’azienda Amaco, ditta di trasporto pubblica della cittadina bruzia, di effettuare il servizio ad un prezzo più basso e con una maggiore frequenza”.

All’ “atto di forza” dello scorso Gennaio – si trasmette –  che aveva portato Occhiuto ad un accordo con Manna per la percorrenza in parallelo al Consorzio Autolinee (azienda di trasporto privata di Rende ndr.) della tratta Cosenza-Università, è giunto il blocco della Regione Calabria, che avrebbe chiesto alla Motorizzazione civile il ritiro delle carte di circolazione degli autobus di Amaco, già accusata di “concorrenza sleale” dall’azienda di pullman rendese.

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