Sicilia: impugnazione del bilancio? “Politica contro il presidente Crocetta”

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Per Forza Italia, Renzi sta complottando contro il Presidente siciliano

Arrivare alla scadenza di aprile senza avere sciolto i nodi fondamentali (riduzione compartecipazione sanitaria e incasso Irpef pagato fuori dalla Sicilia, 1,5 mld), approvare dunque un bilancio che sarà squilibrato con la conseguente dichiarazione di dissesto finanziario e il commissariamento della Regione con lo scopo di sciogliere anticipatamente la legislatura e andare al voto a novembre di quest’anno. E’ il “gioco politico” che per Forza Italia sta portando avanti il governo Renzi “contro il presidente Crocetta” e “per spianare la strada a Davide Faraone, candidato del Pd alla Presidenza della Regione”. In conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, i deputati di Forza Italia hanno manifestato “preoccupazione” per la chiusura del bilancio, che dovrà essere approvato entro il termine del 30 aprile quando scadrà l’esercizio provvisorio. “Ma già il bilancio provvisorio come approvato non sta in piedi, ci sono tutte le condizioni per essere impugnato, senza dubbio”, ha detto Riccardo Savona, ex presidente della commissione Bilancio. Il nodo, secondo il capogruppo Marco Falcone, sta nell’articolo 12 “dove con una norma si modifica il bilancio, che non c’è, utilizzando 990 milioni di euro per spese da verificare ma sottraendo fondi a spesa obbligatoria”. “Questa è stata la più grossa contestazione mossa dalla Ragioneria centrale dello Stato”, ha aggiunto Falcone. “A fine aprile l’assessore Baccei si dimetterà, tornerà a casa – ha sostenuto il deputato Vincenzo Figuccia – certificando che la sua presenza sarà stata inutile e di facciata. Perché questo il gioco politico di Renzi, per fare fuori Crocetta e spianare la strada a Faraone”

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