Regione Calabria: incontro sul sistema delle strutture socio assistenziali e socio sanitari

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palazzo-campanellaL’Assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta  – ha promosso e presieduto il  primo “Tavolo tecnico”, così come deciso con delibera di Giunta, sulla riforma del sistema socio assistenziale della Calabria. L’Assessore Guccione ha posto ai primi posti della sua agenda di lavoro la necessità di fare recuperare alla Calabria il “gap” che registra sulla materia rispetto a molte altre Regioni. All’ordine del giorno della riunione, la delicata questione del sistema delle strutture socio-assistenziali e  socio-sanitarie per disabili, anziani e minori che sono 440 autorizzate, di cui 309 convenzionate ed assorbono la quasi totalità delle risorse a disposizione del settore. Insieme al dirigente generale del Dipartimento “Lavoro” Antonio De Marco ed al dirigente del Settore “Politiche Sociali” Vincenzo Caserta, presente anche una delegazione del Dipartimento Salute, l’Assessore Guccione ha illustrato ai rappresentanti di categoria le Linee guida elaborate per il trasferimento della competenza ai comuni capofila degli ambiti territoriali previsti dalla Legge 328/2000 e dalla Legge regionale 23/2003. “Siamo aperti a qualsiasi forma di contributo – ha detto Guccione – che possa portare valore aggiunto al nostro progetto in termini di qualità e di efficacia sul percorso. Su una cosa non siamo però disponibili a trattare ed è  il decentramento delle competenze al territorio”. Per l’esponente della giunta, guidata da Mario Oliverio, infatti, non è più possibile persistere in una condizione di mancata osservanza della legislazione vigente, che sconvolge anche i ruoli delle istituzioni. “La Regione – ha detto ancora l’Assessore al Lavoro – deve recuperare  la funzione di programmazione che le è propria  ed i comuni quella di gestione degli interventi sulla base del fabbisogno dei territori. L’assessore ed i dirigenti hanno comunque garantito che la Regione fornirà agli enti locali tutta l’assistenza tecnica necessaria per un passaggio graduale delle funzioni. E si sono resi disponibili ad acquisire, in breve tempo, le osservazioni alle linee guida dei rappresentanti del tavolo tecnico. Con un presupposto, però: l’agenda di marcia non dovrà subire ritardi rispetto ad una procedura divenuta non più rinviabile”.

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