Reggio, un cittadino a StrettoWeb: “ormai l’emergenza rifiuti non fa più effetto, il disastro continua”

StrettoWeb

Lettera di un lettore a StrettoWeb sull’emergenza rifiuti a Reggio:

“Gentile redazione sono un vostro lettore, vorrei dire qualcosa in merito agli  articoli pubblicati di recente che riguardano la nuova ” emergenza rifiuti”.
Beh che dire ormai la parola emergenza rifiuti a Reggio Calabria non fa più effetto, tutti noi ci siamo abituati cosi tanto bene che forse non sentirne più parlare ci farebbe venire la nostalgia e farne a meno sarebbe impossibile, tutto ciò grazie alle nostre cattive abitudini e alla cattiva gestione dell’ amministrazione comunale. Già il problema non è di poco conto ma basterebbe un po’ di impegno e organizzazione per migliorare il tutto, quindi da cittadino vorrei fare alcune considerazioni e dare magari qualche consiglio a chi di competenza su alcuni punti:
– pubblicità
– informazione
– organizzazione
– controlli
– presidio zone sensibili
– sanzioni
Non limitarsi a dare notizie su FB o qualche breve passaggio pubblicitario in TV o sui quotidiani, sarebbe opportuno interagire direttamente con noi cittadini mostrando la presenza sul territorio. Il comune è dotato di ispettori ed informatori ambientali dove sono? Si sono visti anni fa che facevano dei sondaggi proprio sulla differenziata, perché oggi non girano per informare tutti noi cittadini dove e come si svolge il porta a porta, del perché dalla sera alla mattina spariscono i bidoni stradali o quelli della differenziata condominiali, sul corretto conferimento dei rifiuti, sul come differenziare i materiali, giorni e orari di ritiro, distribuzione materiale informativo e sanzionare tutte quelle persone incivili? Fare qualche passaggio in più durante la settimana perché i contenitori porta a porta sono di piccole dimensioni quindi poco capienti soprattutto in famiglie numerose, mentre in città aumentare la presenza dei cassonetti stradali ( blu, giallo, marrone ) visto che molte zone sono sprovviste e una volta presenti cercare di svuotarli con cadenza giornaliera cosa che non sempre accade. Per quanto riguarda lo spazzamento notturno sarebbe opportuno farlo da entrambe i lati della carreggiata, non ha senso ripulire solo un lato basta un po’ di vento e ci si ritrova al punto di partenza o magari mettere sul territorio più operatori. Controllare i punti sensibili sappiamo tutti quali sono ( Ciccarello, via Padova, Udine, Fondo Versace, Piazza S. Anna, San Gregorio, Catona, Arghilla’, alcuni torrenti ecc..magari installando qualche telecamera o fare dei presidi 24\24 con gli stessi ispettori ambientali, vigili urbani, polizia provinciale… In modo da beccare e sanzionare chi continua a scaricare materiale ingombrante nonostante avr e rom ritirano gratuitamente a domicilio. Controllare a tappeto tutte le attività commerciali per vedere se smaltiscono regolarmente gli imballaggi visto che ci ritroviamo quotidianamente i cassonetti strapieni di cartoni voluminosi, cassette ecc. O facendo dei presidi durante gli orari di apertura e chiusura dei negozi in quei luoghi dove magari la stessa ditta avr nota le irregolarità con cadenza quasi giornaliera e lo comunica a chi è addetto al controllo. Sistemare i coperchi dei cassonetti, controllare e sanzionare chi conferisce in orari non consentiti visto ci ritroviamo in pieno giorno con cassonetti stracolmi non è certo un bel vedere e ora che iniziano a salire le temperature….( sarebbe opportuno anche qui una corretta informazione sui regolamenti comunali non tutti ne sono a conoscenza ). Controllare i proprietari dei cani soprattutto alle prime luci dell’alba con ausilio di agenti meglio se in borghese visto che molti portano con se le bustine ma quelli che le utilizzano sono davvero pochi, basta guardare le condizioni dei marciapiedi. Questi sono solo alcuni accorgimenti che secondo me aiuterebbero a migliorare sicuramente la condizione esistente, migliore organizzazione dei servizi offerti dall’ amministrazione comunale e collaborazione da parte di noi cittadini, per chi invece non ha intenzione di rispettare le norme  o collaborare occorrerebbe qualche sanzione in più per fargli cambiare idea“.
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