Reggio: “sull’AnsaldoBreda la Cisl è stata responsabile”

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“Nell’ultima assemblea fatta nello stabilimento Ansaldo Breda di Reggio Calabria, è emerso un lavoro fatto con responsabilità da questo sindacato, che da tre anni vigila sulla salvaguardia dei livelli occupazionali. La Fim Cisl, ha salvaguardia dello stabilimento di Reggio Calabria, che non dimentichiamoci era fuori dal sistema finmeccanica e da tutte le ipotesi di partnership e cessione, è stata sempre in prima linea chiamando alla responsabilità: 1) il Governo con i suoi parlamentari eletti in Calabria, 2) il Sindacato Nazionale, che si e sempre battuto a non perdere nessun posto di lavoro e cercare le soluzioni migliori per i 4 stabilimenti presenti sul territorio Nazionale, 3) la politica locale dove di recente ha fatto conoscere lo stabilimento di RC al Primo Ministro Matteo Renzi, dichiarando che su Reggio Calabria c’è l’attenzione del Governo stesso” afferma in una nota Giuseppe Chiarolla. “Bruxell 04 Marzo 2015”- Dichiarazioni del Sindacato Europeo Industriall: Con l’acquisizione di Ansaldo Breda e STS, Hitachi raddoppia volumi e occupati, stabilizza il lavoro in Italia, le competenze che non ha in nessun altro paese europeo, diventa uno dei primi leader mondiali. La grande sorpresa per tutto il mondo Sindacale – continua- e che la cessione e avvenuta al 100% mentre noi ci aspettavamo che il governo tenesse la maggioranza del settore del materiale rotabile. Per la FIM , la cessione del gruppo a Hitachi e un opportunità per l’Ansaldo Breda di Reggio Calabria, la nostra grande preoccupazione che è stata espressa a tutti i livelli e la non conoscenza del piano industriale dell’acquirente, che però le notizie che arrivano dal mondo Sindacale e Politico dove noi abbiamo continuamente interessato, sembrano rassicurarci per il futuro, lo stesso futuro fino a qualche tempo fa’ si chiamava bad company ( chiusura). Mentre il Senato litiga Roma brucia. Litigare, gridare, spaventare i lavoratori con dichiarazioni non veritieri – conclude-  ma solo supposizioni personali non fa altro che il male di questo stabilimento che per farlo rientrare nei piani di finmeccanica c’ è voluto tempo e sacrifici da tutte le parti, bruciare un lavoro fatto da anni e facile, questo sindacato non si presta a giochi di partiti e di interesse occulto, ma va avanti per la propria strada intensificando e vigilando, affinché i volumi di lavoro si raddoppiano e che i livelli occupazionali si incrementano”.

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