Reggio: “la mozione sulla “famiglia naturale” mi lascia molto contrariato”

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Palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria, municipio“L’approvazione ieri in Consiglio comunale a Reggio Calabria della mozione sulla “famiglia naturale”, mi lascia molto contrariato. La proposta, presentata da un esponente della minoranza, Massimo Ripepi (FI), vede il consiglio tutto impegnarsi nel:
1) dichiarare la propria opposizione a qualunque tentativo di introdurre nell’ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia, comprimere i diritti dei genitori all’educazione dei propri figli, ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all’interno di una famiglia naturale;
2) individuare una data per la celebrazione della “Festa della Famiglia Naturale”, fondata sull’unione fra uomo e donna, promuovendone sia direttamente che indirettamente, attraverso scuole, associazioni e comitati, la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali;
3) chiedere al Governo centrale la non applicazione del “Documento Standard per l’educazione sessuale in Europa”, redatto dall’Ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ritengo assurdo e incomprensibile che una Maggioranza di Centrosinistra abbia votato tale mozione, che tra le argomentazioni espresse a sostegno fa riferimento anche a principi fondamentalisti (in Veneto la stessa proposta è stata fatta dalla Lega Nord!), e non comprendo quale reale fine sociale e politico sia stato rilevato in questo documento. Un documento dai chiari intenti discriminatori che pretende di non applicare un atto europeo e che, volendo riconoscere esclusivamente la famiglia composta da uomo e donna, segna una linea di demarcazione con il Governo Renzi, che in questo campo intende portare avanti una politica di inclusione e coesione che tuteli le libertà ed i diritti di tutti. Non comprendo, infine, come possa aver ottenuto il voto del Centrosinistra reggino una proposta presentata in aperta critica al DDL Scalfarotto, che invece rappresenta un passo in avanti nella lotta all’omofobia e ad ogni forma di violenza basata sulle discriminazioni sessuali. Auspico che il Sindaco e il Consiglio comunale di Reggio Calabria rivedano la decisione sulla mozione Ripepi”. Afferma in una nota Luigi Lacquaniti, depitato del Pd.

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