Reggio, i Sindacati sull’Aeroporto dello Stretto chiedono un “Consorzio Regionale” con le 3 società di gestione

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Aeroporto_Reggio_CalabriaNonostante la disperata emergenza, come ormai più spesso accade, purtroppo, la pochezza politica, istituzionale e sociale che attraversa, in maniera trasversale, vari settori della società reggina, frena e rende stagnante ogni possibilità di soluzione dei problemi reali che, nei fatti, bloccano ogni ipotesi di cambiamento e di rilancio degli elementi strutturali e infrastrutturali che, come nel caso dell’aeroporto, mettono a serio rischio la salvaguardia degli interessi collettivi che vanno dai servizi di mobilità ai posti di lavoro. Lo affermano in una nota il Segretario Regionale Annibale Fiorenza e il  Segretario Territoriale Giuseppe Larizza.

Questi sono gli aspetti che stanno accentuando, in maniera esponenziale, l’esistenza di una profonda crisi economica e finanziaria imbrigliata nell’incapacità di ricercare “unità d’intenti” e “concrete sinergie costruttive” nell’esclusivo interesse della collettività. Una pletora di “indignati”, pochi responsabili e tanti che, pur avendone ruolo e competenze, rinvia le attese assunzioni di responsabilità utili a salvaguardare il “Bene Comune”. Con questi atteggiamenti dilatori non si va da nessuna parte e chi ne pagherà le conseguenze, saranno sempre i cittadini e i lavoratori.

aeroporto-dello-strettoLa Fit Cisl continua a schierarsi dalla parte dei cittadini, dei lavoratori e di quanti vogliono contribuire a costruire una nuova primavera per l’aeroporto e per il territorio metropolitano e calabrese nel suo insieme. No, quindi, a opportunistici schieramenti. No a speculari campanilismi ma una nuova stagione culturale, politica e istituzionale che miri a realizzare un “Sistema Calabria” capace di interagire nel “Sistema Paese”. Sono questi gli obiettivi e i percorsi che ci hanno spinto a prendere le distanze di quanti, a fronte delle grandi responsabilità degli azionisti, continuano a dare la caccia al singolo di turno, che nei decenni hanno avuto diversi nomi e cognomi, con il risultato che i problemi strutturali, della SOGAS S.p.A., si ripresentano in maniera ciclica. “Cambiano i musicanti ma la musica è sempre la stessa salvo qualche moderno arrangiamento melodico”. La Fit Cisl ha sempre scelto di essere “non contro ma per” fare ciò che serve alla città e alla competitività territoriale di “Area dello Stretto” e di “Area della futura città metropolitana”.  Su questi aspetti la Fit Cisl Calabria è pronta a confrontarsi e a dare il suo propositivo contributo. Questa è il percorso che darà serenità e stabilità al lavoro e ai servizi per la mobilità aerea e collettiva più in generale. Si rivendica, pertanto, l’urgenza e l’indifferibilità che tutti i soci, della SOGAS, si assumano oneri e responsabilità per ripristinare, nel più breve tempo possibile, il necessario equilibrio di bilancio e a determinare i nuovi assetti societari in grado di attualizzare le linee programmatiche che i Soci e le Istituzioni coinvolte, hanno l’obbligo di indicare e sostenere nell’ambito di una più complessiva azione di sistema aeroportuale regionale a oggi inesistente e quanto mai indispensabile per restare ancorati al “Piano Nazionale degli Aeroporti”.  Pertanto, a nostro avviso, Il futuro “dell’aeroporto dello stretto” così come il futuro dell’atteso “sistema aeroportuale calabrese” sta nella capacità, delle Istituzioni regionali e locali, degli Enti e delle società di gestione medesime, ad attrarre interessi e investimenti, anche privati, necessari a generare una sostanziale implementazione delle attività volative nell’ambito dei tre aeroporti.  Con questa finalità, in attesa che si creano le condizioni di stabilità economica e finanziaria, di pianificazione tecnica e programmatica di supporto, rilanciamo la proposta di andare alla costituzione di un “Consorzio Regionale” che comprende le tre società di gestione. Un Consorzio che, pur mantenendo separati gli ambiti della gestione dei singoli scali, tenga insieme l’organizzazione e la programmazione dei servizi volativi verso cui destinare le risorse pubbliche disponibili che, a differenza del passato dovranno garantire un efficiente “Sistema dei servizi” sempre più rispondente ai bisogni e alle vocazioni territoriali che gravitano intorno ai tre aeroporti. 

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