Reggio: “la dogana dell’aeroporto dello Stretto non si tocca”

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Il servizio di Dogana dell’Aeroporto dello Stretto è prossimo ad un ridimensionamento  delle unità in servizio nelle ore di operatività dello scalo

aeroporto-dello-stretto“Le cronache del Consiglio provinciale del 30 marzo, aperto alla partecipazione di altri soggetti istituzionali e politici del territorio, non riportano, siamo certi per mancanza di adeguato spazio, uno degli argomenti direttamente collegati al funzionamento dell’aeroporto dello Stretto, la cui vita non è solamente legata alla crisi della Sogas, ma anche alla presenza di altri enti, fondamentali per la sicurezza dello scalo. Ci riferiamo al servizio di Dogana che, secondo voci che circolano nell’ambito dei dipendenti che operano all’interno del “Tito Minniti”, è prossimo ad un ridimensionamento delle unità in servizio nelle ore di operatività dell’aeroporto. Ciò appare non solo assurdo, ma anche pericoloso in quando vengono meno di standard di sicurezza in una infrastruttura che necessita di particolari controlli che non possono essere delegati ad altre forze di polizia, ancorché presenti nello scalo” è quanto afferma in una nota il consigliere Michele Marcianò. “Non sappiamo cosa ne pensa la dirigente del settore Dogane di Reggio Calabria e, francamente, non conosciamo neanche la posizione del sindacato. Due pareri – continua- che vanno resi pubblici in una realtà territoriale dove i controlli non possono essere allentati e dove non possono essere creati disagi ai lavoratori e alle oro famiglie. Il nostro è un richiamo a precise responsabilità che discendono dal ruolo dei sopraindicati soggetti. Per quanto ci riguarda, è bene che la dirigente e i sindacati lo tengano ben presente, non distoglieremo la nostra attenzione rispetto alle dinamiche che stanno interessando e che interesseranno il futuro della Dogana dell’aeroporto dello Stretto. Quando “silenzi o presunti accordi” diventano, forse, un modo per far passare inosservate decisione anacronistiche è la politica che deve scendere in campo. E noi lo siamo già considerato che, come per il passato – conclude- continueremo a vigilare per impedire lo smantellamento di presidi di legalità dai quali poi dipende la sicurezza di noi tutti”.

 

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