Reggio, Caos a Porto Bolaro. La testimonianza: “ho vissuto minuti di panico e sgomento, gestione assurda”

StrettoWeb

La testimonianza inviata a StrettoWeb da Caterina, una giovane che ieri ha vissuto a Porto Bolaro la concitata serata provocata da un guasto al quadro elettrico, evidenzia con grande trasporto le emozioni contrastanti vissute nel centro commerciale reggino.

Ieri sera c’ero anch’io. Erano le 20:15 circa, ero al secondo livello del centro commerciale Porto Bolaro, quando ho visto la gente che si agitava in una tumultuosa bolgia, le immagini fumanti erano animate da urla spaventose e spaventate, c’era una bomba, una sparatoria, saremmo morti da lì a poco. Mi sono unita al panico generale e di colpo sono corsa cercando di farmi spazio nella folla in fremito. Nessun addetto che sapesse cosa stesse succedendo, provavo a chiedere alla vigilanza, ma oltre ad alimentare il panico dicendo che era un’ evacuazione forzata da una bomba, non sapevano neanche cosa dire. Mi è mancata la terra sotto ai piedi, ho pensato che qualche pazzo fondamentalista si sarebbe fatto saltare in aria in un posto così affollato proprio nel giorno della Domenica delle Palme. I secondi impiegati a raggiungere la porta d’uscita mi sono sembrati infiniti, tutti trascorsi in preghiera, ho pensato che non avrei fatto in tempo a guardare la fine del campionato, a mangiare le fragole e neanche ad accompagnare mio fratello all’altare. Una situazione gestita in maniera assurda, nessuno che interveniva a dire di stare calmi che era solo un guasto della centralina elettrica. Ma dov’erano i responsabili del centro commerciale in quel momento? Mentre i genitori cercavano di radunare le proprie famiglie, come fosse il giorno dell’Apocalisse, i pompieri sopravvenuti, avvertivano del reale accaduto facendo finalmente chiarezza consentendoci di tirare un sospiro di sollievo. E alla fine l’ipermercato è stato addirittura derubato di interi carrelli di spesa, visto che le casse aperte erano vuote, abbandonate anche dalle commesse, e tutti scappavano via con la merce in mano. Oggi è un altro giorno, tutto è passato e ci viene quasi da sorridere e scherzare, ma ce la siamo vista brutta… e senza motivo! Sarebbe bastato gestire meglio l’emergenza“.

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