Palmi (Rc): il Piano Conoscitivo e la sua intricata storia

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Ecco le vicessitudini del Piano Conoscitivo palmese

Il Circolo Armino e dall’Associazione Agorà denunciano una incresciosa situazione del Comue di Palmi (Rc). “QUALUNQUEMENTE … CHIÙ … CIMENTU PE’ TUTTI. IL PSC É MORTO, VIVA IL PSC! La nota del 26 gennaio 2015 della Regione Calabria sulla “Conformità e coerenza con il QTRP” del PSC di Palmi ha posto fine ad una sceneggiata che dal 2007 viene recitata da attori senpre diversi, ma invero ugualmente modesti, malgrado il mutare dei registi. Va premesso che, preparato in luglio ilQuadro Conoscitivo, nel dicembre del 2006 -SINDACO PARISI- viene bandito un Avviso Pubblico per affidare l’incarico di redazione del PSC. Consumata la legislatura Parisi, l’Avviso Pubblico viene revocato per motivi rimasti tuttora sconosciuti. Nulla è dato sapere, tutto si è smarrito nella valle dell’oblio degli uffici comunali, assieme alle buste dei partecipanti ed ai relativi atti amministrativi”.
Il comunicato stampa prosegue dicedo che: “nel dicembre del 2007 -SINDACO GAUDIO- viene bandito, chissà poi perché, un nuovo Avviso Pubblico. Stavolta a partecipare è un solo soggetto al quale viene affidato l’incarico della redazione del PSC (numerose, viceversa, erano state le partecipazioni al bando inspiegabilmente accantonato). Pagati e liquidati i vecchi progettisti incaricati da Gaudio, nel pieno dell’estate 2014 -SINDACO BARONE- un silente Consiglio Comunale, sull’onda del “chiù…cimentu pe tutti” di cui alla campagna elettorale del cartello Barone, adotta un PSC redatto a tempo di record che, con clamori di trombe e rulli di tamburi si accompagna alla Varia per celebrare l’evento ultracentenario.Tutti i consiglieri comunali sono presi dal momento storico e partecipano, ognuno a modo proprio, alla riuscita dell’evento”.
“Il Piano è stato redatto dall’Arch. Gerocarni (lo stesso che aveva revocato il bando del sindaco Parisi) coadiuvato da tecnici esterni, tra i quali l’ing. Francesco Parisi, noto come estensore dell’art.132del Regolamento Edilizio, quello sui cosiddetti “capannoni”.Tutto avviene, per di più, con un inusuale ricorso ad incarico di consulenza a pensionato del Comune! Un gruppo di cittadini palmesi, attraverso Azione Metropolitana, contesta subito le modalità di redazione del Piano, i contenuti difformi dalla disciplina regionale oltre che aggressivi del paesaggio e del territorio, persino gli interessi spudoratamente privati, tra la quasi indifferenza della comunità politica palmese”.
“Vengono perciò frettolosamente ritirati i gonfaloni ma rimangono ancora in giro alcuni tamburi … per confondere la conoscenza della verità che, invece, è inequivocabile: IL PSC DI PALMI È MORTO! La Regione Calabria, in particolare, non solo conferma le mille perplessità che erano state avanzate circa la correttezza procedurale e gli stessi contenuti del Piano ma certifica pure una realtà sconcertante: “Il territorio è stato ripartito in Ambiti Territoriali Omogenei cheripropongono la vetusta concezione di zonizzazione dei piani”.
“Invece di un Piano Strutturale (pianificazione territoriale strategica) è stato fatto un “vetusto” PRG!!! Ci sono voluti nove anni per raggiungere questo risultato, oltre a centinaia di migliaia di euro!!! La Regione impone ora al Comune di Palmi di ripartire dal Quadro Conoscitivo che deve essere “redatto in forma completa secondo gli standard di cui all’Allegato A della L.R.19/2002 ed articolato nelle quattro diverse parti, per come indicato nel cap. V delle Linee Guida”. Il Quadro Conoscitivo deve dunque essere completamente rifatto. Le conclusioni della nota regionale sono lapidarie: “Questo Settore ritiene che il PSC adottato da Codesto Comune con la deliberazione del Consiglio Comunale n.40 del 31/07/2014, per come proposto nella versione definitiva, sia in contrasto con la L.U.R. e non sia conforme e coerente con il QTRP. Pertanto entro i successivi trenta giorni dovrà ristabilire gli elementi di coerenza necessari e trasmettere gli elaborati così adeguati, seguendo il modello logico di cui al punto 4 dell’Allegato A alla L.R. n. 35/2012 previa nuova adozione da parte del Consiglio Comunale”.
“Torniamo dunque da dove eravamo partiti nove anni fa!!! – cocnclude il comunicato – Chi ripaga la Città di questo ritardo e dei tanti soldi spesi per un vecchio e pessimo PRG?”

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