Dall’Umberto I replica Massimo Tirantello, responsabile dell’Unità operativa di Neonatologia, il quale respinge al mittente ogni accusa e si dichiara pronto a collaborare con l’autorità giudiziaria: “sono state messe in atto tutte le procedure assistenziali per la sopravvivenza del neonato. Scientificamente sappiamo che la prematurità estrema può determinare numerose complicazioni che talvolta possono essere gravi e irreversibili sino a mettere a rischio la vita del piccolo paziente stesso. L’aggravarsi delle condizioni generali di Mattia, purtroppo, ha reso necessario il suo trasferimento presso un Centro dotato di ventilazione ad alta frequenza ed ossido nitrico. Siamo pronti a fornire ogni collaborazione utile alla magistratura – conclude Tirantello – al fine di chiarire l’esatta dinamica dell’evento“.
Messina, sequestrata la salma del piccolo Mattia: si attende l’autopsia
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