Messina, Picciolo non ci sta e si scaglia contro Accorinti: “ritrovi il senso della misura”

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«Le parole di ieri allontanano la risoluzione dei problemi». Ne è certo Beppe Picciolo, capogruppo all’Ars del Pdr, convinto che la parola stupro andrebbe usata con parsimonia. «Anch’io ho visto stuprato un parere del Collegio Sindacale Amam da un Cda che, a dire dei Sindaci stessi, è “esecutore della volontà del Socio Unico”, ovvero l’Amministrazione Comunale – ha affermato Picciolo piccato – eppure per quello stupro verbale nessuna denuncia forte del Sindaco o meglio ancora nessun atto formale nelle sedi competenti! Auspico, allora, maggior rigore lessicale e soprattutto politico da parte di Renato Accorinti che nel limitarsi in futuro al rispetto delle regole, sia pur formali, provveda prima a rispettare gli atti sostanziali di sua competenza, trasferendo verbali quanto meno “scottanti” agli Organi a tal uopo preposti! Per chiarezza ed onestà intellettuale! Il Sindaco – conclude il deputato regionale – non guardi alla pagliuzza quando ha la trave nell’occhio! Lo dice anche il Vangelo! E lui ancorché buddista ha dimostrato di conoscerlo bene, perdonando e porgendo molto spesso l’altra guancia a coloro ai quali, in campagna elettorale, diceva avrebbe fatto pagare tutto e di più per aver stuprato la Città».

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