Messina, fiato sospeso per i lavoratori di Casa Serena: concreto il rischio licenziamento

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Vent’anni di lavoro potrebbero essere buttati al vento fra 2 giorni: meno di 48 ore e si deciderà il futuro di Casa Serena. Se da un lato la svolta gestionale intende eliminare le incertezze che hanno funestato la vita del centro nei mesi scorsi, dall’altro per 12 lavoratori potrebbe essere una sorta di redde rationem, una resa dei conti quantomai minacciosa. Dopo le proteste di luglio e l’occupazione di Palazzo Zanca, tali operatori rischiano nuovamente il posto perché il bando trimestrale varato dal Comune non ha fornito le opportune garanzie. Le ragioni degli eventuali tagli sono sempre le stesse: si raschia il fondo del barile, ma le risorse sono limitate e si devono necessariamente affrontare di petto le criticità. L’assessore Mantineo, intanto, sta studiando il dossier con i dirigenti del dipartimento e col personale della Ragioneria, nel tentativo di scongiurare la peggiore delle soluzioni: l’estromissione dal mercato del lavoro di uomini e donne che sino a ieri si sono distinti per professionalità.

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