Calabria: “la protesta dei dipendenti della Fondazione ‘Campanella’ va avanti”

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“La protesta dei dipendenti della Fondazione ‘Tommaso Campanella’ va avanti. La prospettiva del licenziamento dei 245 dipendenti appare sempre di più come una realtà ineludibile. Il decreto di estinzione della Fondazione e l’istanza di fallimento della Procura, due decisioni destinate ad incidere sulla vicenda. Ma ciò che colpisce di più – afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori è l’inerzia della politica regionale”. “Nessuna idea, nessuna proposta, nessuna iniziativa. Ma com’è possibile tutto ciò?” – si chiede l’esponente politico della Casa delle Libertà. “Il tempo trascorre inesorabile e l’attuale Esecutivo sembra paralizzato dall’indecisionismo e da assurda rassegnazione. E così la Calabria rischia di ritrovarsi senza un Polo oncologico di eccellenza. Un patrimonio di conoscenze e anche di investimenti umani ed economici potrebbe essere a breve cancellato” – denuncia Mangialavori. “A questo si aggiunga l’ennesimo colpo alla stabilità familiare di molti corregionali. Insomma, uno scenario che non può che destare profonda preoccupazione. Il compito della politica sarebbe affrontare i problemi e tentare di risolverli. Ma, nel caso della ‘Fondazione Campanella’, i tentativi fin qui registrati si sono dimostrati pallidi, timidi e tiepidi. Proprio per questa ragione nei giorni scorsi – fa presente Mangialavori – ho chiesto l’inserimento della vicenda nell’ordine del giorno di una seduta del Consiglio regionale. Un atto non soltanto dovuto, ma politicamente necessario al fine di delineare ruolo, proposte e iniziative dell’amministrazione regionale. L’auspicio – prosegue – è che ciò avvenga rapidamente. Salvare la Fondazione è sempre più difficile. Il tempo, in questo caso è tiranno. Urge approntare una strategia politica chiara, da discutere in seno alla più alta istituzione elettiva regionale. Attivarsi con sollecitudine, predisporre ogni utile mezzo è quanto mai necessario” – conclude il consigliere regionale.

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