Sicilia maglia nera per la mortalità infantile: la storia di Nicole non è un caso isolato

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Il tasso di mortalita’ infantile italiano e’ tra i piu’ bassi in Europa, ma in alcune regioni del Mezzogiorno fra cui la Sicilia, dove a causa della piccola Nicole si e’ scatenato un dibattito sulla sicurezza dei centri nascita, risulta essere molto piu’ alta della media nazionale. Lo afferma il rapporto ‘Noi Italia’ pubblicato dall’Istat nel suo capitolo dedicato alla salute. ”Il valore di questo indicatore continua a diminuire su tutto il territorio italiano – scrive l’istituto – raggiungendo valori tra i piu’ bassi in Europa, anche se negli anni piu’ recenti si assiste ad un rallentamento di questo trend. Permangono, inoltre, differenze territoriali che vedono il Mezzogiorno penalizzato”. Nel 2011 il tasso di mortalita’ infantile e’ di 3,1 decessi per mille nati vivi, valore di poco inferiore a quello osservato nel 2010 che era 3,2. In Europa lo hanno piu’ basso solo Svezia, Repubblica Ceca, Lussembrgo, Finlandia e Slovenia, mentre ad esempio l’Olanda ha 3,7, la Germania 3,3 e la Romania, in testa alla classifica, arriva a 9. Il dato italiano peggiora pero’ se si ‘entra’ nelle singole regioni. In Calabria il tasso di mortalita’ e’ di 4,7 per mille nati vivi, e anche Basilicata e Sicilia sono sopra 4. Sotto i 2 ci sono invece solo Marche, Umbria, provincia di Bolzano e valle d’Aosta.

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