Reggio, lettera aperta al sindaco Falcomatà: “per questa città il dilemma è vivere o morire”

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Palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria, municipioLettera aperta dell’avv. Salvatore Chindemi al sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà:

“Quindi il dato sembra definitivo:” non esiste una lira nemmeno per spararsi” Parole del primo cittadino. Quattro mesi per capirlo appieno, quando , se solo si fosse chiesto a qualsiasi abitante di questa città’ , anche non particolarmente acuto ed acculturato, lo avremmo appreso anche un anno prima. Adottando il celebre quesito Leniniano : che fare? Il primo cittadino detta la linea: o si riduce il peso che grava annualmente sulle casse comunali, (come si è fatto per altre città) o ci incateniamo davanti a Palazzo Ghigi anche se , sottolinea , l’ inquilino e ‘ dello stesso partito. Ogni settimana si va a Roma e ogni settimana , pare , si ribadisce e sottolinea questo disastro socioeconomico. Ma, sindaco, Roma che cosa risponde a queste accorate richieste? A noi, semplici cittadini , e’ dato saperlo? Ci sono, a Roma, orecchie che sentono, occhi che vedono , cuori che battono per questa città’ ? Mi permetto di evidenziare che se, Lei o chi la accompagna, intuisse che il suo pendolarismo settimanale produce risultati scarsi o nulli, la questione non investirebbe più solo il consiglio comunale e la sua guida. Il problema sarebbe di ben altra portata. Per questa città il dilemma sarebbe vivere o morire e quindi L’ unica strada praticabile sarebbe quella di chiamare a rapporto la città , affinché i suoi cittadini dicano se il loro futuro deve essere la rassegnazione e la conseguente definitiva emarginazione o una lotta collettiva , che coinvolga tutto e tutti, per il suo riscatto e la sua rinascita. Sarebbe forse il momento di metter in campo la famosa sostanza politica!”

Avv. Salvatore Chindemi

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