Reggio: “Finmeccanica vuole vendere l’AnsaldoBreda a stranieri”

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Foto-Repertorio-Segr-Fiom-Reg-Terr“Il 4 Febbraio 2015 si è svolta a Roma l’Assemblea nazionale dei delegati e rappresentanti sindacali territoriali Fiom-Cgil del Gruppo Finmeccanica. Dalla relazione della Segreteria Nazionale Fiom-Cgil è emerso in modo chiaro la volontà di Finmeccanica di dismettere ad un competitor straniero il comparto ferroviario, rappresentato in prima fase dall’AnsaldoBreda, con il solo scopo di far cassa, e nonostante il trend e gli indici positivi del settore attuali e  futuri. La Fiom nazionale ha già manifestato la sua netta contrarietà a tale dismissione, oltre che all’eventualità di chiusura di siti produttivi e perdita di posti di lavoro per tutto il Gruppo Finmeccanica. Le nostre preoccupazioni sono ancora di più aumentate a seguito dell’audizione informale dell’AD Finmeccanica Mauro Moretti alla Commissione Parlamentare del 4 Febbraio 2015, sede nella quale a nostro giudizio sono emersi altri gravi elementi.

In particolare l’Ad Mauro Moretti afferma:

1)       Che il sito AnsaldoBreda di Reggio Calabria è uno stabilimento totalmente cambiato in positivo e produttivo, e per tale ragione sarà venduto insieme ai siti industriali di Pistoia e Napoli.

2)       Che Finmeccanica non può fare tutto, e quindi anche per questo motivo il settore ferroviario verrà dismesso

3)       Che dove il Governo ha deciso, come per il settore spazio, l’Ad si è adeguato alle indicazioni ricevute

Per il primo punto, come Fiom Territoriale e Regionale, ci viene difficile commentare questa scelta, così come per il punto seguente in merito alla decisione di dismettere tutto il comparto ferroviario, come se questi fosse un prodotto di nicchia irrilevante,  e non un possibile volano per lo sviluppo dell’economia e dell’intero Paese oltre che una possibile e inaspettata risorsa economica per Finmeccanica. Per il terzo punto, prendiamo atto che il Governo al momento, nella migliore delle ipotesi, non si è assunto alcuna responsabilità in merito al settore ferroviario, nella peggiore ha dato il suo bene placito all’operazione di dismissione. Come Fiom-Cgil Territoriale e Regionale ci permettiamo di far notare che, per quante garanzie possano essere richieste nell’accordo di dismissione al competitor straniero, esse saranno sempre vincolate a tempo per un periodo di 3 o forse massimo 4 anni. Ed una volta giunte a termine, con il 100% della proprietà in altre mani, tutto potrà accadere, con conseguenze disastrose per l’industria, i territori e il sistema paese. Se questo è il risultato della recentissima visita alla fabbrica reggina del Premier Matteo Renzi e delle sue belle parole di elogio e rassicurazioni sul futuro della stessa fino al 2018, c’è veramente da rimanere sconcertati. Altresì, ci permettiamo di ricordare, che il settore ferroviario non è solo TAV (Treni Alta Velocità), ma anche Trasporto Regionale, Metropolitane e Merci. E in Calabria siamo ancora ai mono-binari non elettrificati e a un sistema trasporti ferrati non di tipo europeo (problema comunque comune anche ad altre Regioni tra cui Sicilia, Puglia, Campania e altre zone del Nord Italia). E’ per tale motivo che come Fiom Territoriale e Regionale ci impegneremo ad avviare un processo di confronto con tutte le Istituzioni del territorio, di proposta soluzioni alternative all’Azienda, ma anche di lotta se necessario  ricercando alleati nello stesso territorio in dialogo con altre parti sociali. Il tutto per salvaguardare il presente e sopratutto il futuro dello stabilimento AnsaldoBreda di Reggio Calabria, ma anche della nostra Regione in termini occupazionali, produttivi e infrastrutturali nel settore ferroviario”. E’ quanto affermano in una nota il segretario Reggio-Locri e regionale Antonio Pensabene e Massimo Covello.

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