Reggio, chiusura uffici postali: “meno servizi per i cittadini, maggiori difficoltà per gli anziani”

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“Lo Spi Cgil insieme con la Cgil metterà in campo tutte le iniziative necessarie per trovare soluzioni atte al ripristino del servizio”

“Per l’ennesima volta a pagare saranno i cittadini, perché chiudere 15 uffici postali nella nostra provincia si traduce in meno servizi e in meno posti di lavoro”. Con queste parole, il Segretario Generale Spi Cgil Rc-Locri Salvatore Lacopo commenta la notizia circa il piano di razionalizzazione di Poste Italiane in vista del lancio della società sul mercato.

“Per i pensionati – aggiunge Lacopociò si tradurrà in un forte disagio: chiudere 15 uffici postali in altrettanti 15 Comuni vuol dire meno servizi,difficoltà, a volte impossibilità, di raggiungere  il presidio postale più vicino. Laddove una volta esisteva un punto di riferimento che spesso si  identificava con la presenza dello stato nel territorio… non ci sarà più nulla. Il personale verrà ricollocato e non ci saranno nuove assunzioni ma, al contrario, meno posti di lavoro. Nel nostro territorio provinciale, dove le distanze e le difficoltà logistiche sussistono, dove i mezzi pubblici sono quasi inesistenti e sempre meno garantiti, saranno soprattutto gli anziani a subirne le conseguenze”.

“Si troveranno a dover percorrere lunghe distanze per un’operazione, per l’incasso della  pensione, per il pagamento di una bolletta o altri servizi  che, prima, potevano fare nel proprio Comune, nel proprio rione… Ciò si tradurrà in costi effettivi che ricadranno sugli anziani sia in termini economici che di salute”.

“Privare i cittadini che vivono nei paesi interni e montani di un servizio importante significa spingere quei cittadini all’abbandono di quelle aeree interne che sono il presidio e la difesa del mantenimento del territorio. Invece di colpire gli sprechi di un sistema Poste – sottolinea il Segretariosi tagliano i servizi: un servizio pubblico che lo Stato dovrebbe garantire e che, invece, viene meno, aggiungendosi ai tanti tagli ai servizi che hanno colpito soprattutto le fasce più deboli della popolazione”.

“Lo Spi Cgil insieme con la Cgil – conclude Lacopometterà in campo tutte le iniziative necessarie, anche con le Istituzioni locali e con i sindaci, per trovare soluzioni atte al ripristino del servizio e arginare un processo di razionalizzazione che, nel nostro territorio, mette a serio rischio la fruibilità di servizi pubblici importanti”.

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