Messina, sulla Zona Falcata Bisignano incalza: “via allo scioglimento dell’Ente porto”

StrettoWeb

messina porto zona falcata molo norimbergaGiovedì 5 Febbraio l’Ateneo ospiterà un convegno sulla Cittadella di Messina, cui prenderanno parte il sindaco, il presidente dell’Ars, il presidente dell’Autorità Portuale e gli assessori regionali alle Attività Produttive, ai Beni Culturali e al Territorio e Ambiente. L’occasione propizia, secondo Michele Bisignano, per mettere “un punto fermo sui progetti di riqualificazione della Zona Falcata”. Ricordando l’accordo negoziale istituzionale sottoscritto il 23 aprile dello scorso anno dal Presidente dell’Autorità Portuale e dal Commissario ad acta dell’Ente Porto con l’avallo del Presidente della Regione, Bisignano precisa: “tale accordo, soprattutto, riconosceva alla Autorità Portuale le competenze per operare per lo sviluppo e la riqualificazione della zona falcata, in sinergia con le realtà territoriali locali, a partire anche dagli interventi di bonifica del sito per i quali subentrava all’Ente Porto. Sarebbe quindi da attendersi in occasione di tale momento di confronto, la riconferma di tale accordo e l’individuazione di un percorso più veloce per  il raggiungimento degli obiettivi che tutti, a parole, dicono di voler perseguire”. Frattanto, però, è stato nominato il Commissario straordinario con ampliamento dei poteri, “in netta contraddizione con l’annunciato superamento del conflitto di competenza sull’area. Conflitto che può essere superato in un solo modo. Con lo scioglimento dell’Ente Autonomo Portuale e la nomina di un Commissario liquidatore”. Da qui la domanda che conclude il ragionamento: “Come si può pensare che gli importanti interventi di bonifica di tale area, della cui entità reale avremo contezza solo dopo le operazioni di caratterizzazione, vengano fatti con la compartecipazione di quel soggetto che , avendo rilasciato le concessioni prima della istituzione dell’Autorità Portuale nel  1994, non ha quanto meno vigilato adeguatamente sulle attività dei soggetti concessionari, visto il drammatico inquinamento prodotto?”.

Condividi