Messina, Camera di Commercio: firmato l’accorpamento. L’ira di Confcommercio e la replica di Confesercenti

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Nonostante la diffida di Carmelo Picciotto, Franco De Francesco ha messo nero su bianco l’accorpamento dell’ente camerale. La Camera di Commercio cittadina si unirà in una sola realtà con Catania, Ragusa e Siracusa, creando il blocco della Sicilia orientale. Al contempo il commissario ha voluto porsi a riparo delle critiche: nel verbale, infatti, è stata inserita un’apposita postilla con la quale si specifica che, in presenza di modifiche normative che consentano alle città metropolitane di avere i propri enti a prescindere dal numero d’imprese scritte, si potrà automaticamente accedere al fondo perequativo e tornare indietro. Una svolta inutile, secondo la Confcommercio cittadina. Picciotto, che ha già interessato l’autorità giudiziaria in merito al caso dopo la sentenza del Tar, evidenzia come non ci sia alcuna legittimazione politica alla base dell’atto. Al numero uno della Confcommercio replica verosimilmente la Confesercenti: “Chi non vuole l’accorpamento solo per non perdere spazi e poltrone da occupare non fa il bene della città e delle imprese messinesi ma si presta semplicemente a vecchie e superate logiche di potere“. Un’affermazione destinata a scaldare ulteriormente gli animi.

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