Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palmi (Rc) elegge le cariche istituzionali

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Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palmi, dopo le elezioni  di fine gennaio con cui è stato rinnovato l’organismo collegiale, si è riunito su convocazione del consigliere anziano avv. Nino Guerrisi  per  procedere all’elezione delle cariche istituzionali. Confermato alla presidenza l’avv. Francesco Napoli, alla guida dell’Ordine forense da 11 anni, mentre la carica di consigliere segretario è andata all’avv. Sergio Contestabile. Tesoriere è stato eletto l’avv. Domenico Tripodi. Le designazioni sono avvenute all’unanimità. La conferma del presidente Napoli era scontata non solo in virtù della circostanza che la lista elettorale faceva riferimento alla figura del presidente uscente ma anche per i consensi che la classe forense ha tributato in massa alla lista dallo stesso capeggiata, segno di piena condivisione del lavoro svolto dall’avv. Napoli alla guida dei precedenti Consigli e delle iniziative svolte nell’interesse dell’avvocatura. Per l’avv. Sergio Contestabile, che ha ricoperto per sette anni la carica di tesoriere vi è stato il passaggio all’incarico di segretario del Consiglio. In virtù di ciò, la tesoreria è stata affidata alla gestione del consigliere avv. Domenico Tripodi, membro del Consiglio da diversi anni.

Il presidente Napoli, dopo la rituale visita di cortesia del nuovo Consiglio alla Presidente del Tribunale dott.ssa Mariagrazia Arena ed al Procuratore della Repubblica dott. Emanuele Crescenti, che avverrà nei prossimi giorni, dovrà procedere alla istituzione ed alla composizione delle commissioni consiliari che avranno il compito di istruire le questioni al vaglio del Consiglio e che saranno composte dagli altri consiglieri eletti: gli avvocati Nino Guerrisi, Bruno Tripodi, Pasquale Galati, Maria Angela Borgese, Giuseppina Forestieri, Giovanna Suriano, Vladimir Solano e Raffaele Vita.

“Intraprendiamo questo nuovo mandato – ha commentato l’avv. Napoli, con rinnovato entusiasmo, consapevoli del lavoro che ci attende e che dovremo affrontare con immutata passione. Lo dobbiamo tutti noi alla classe forense che ci ha gratificato con un grande consenso”.

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