Carabiniere stupra 16 donne attraverso un social network, arrestato

StrettoWeb

L’uomo le adescava con modi gentili e poi le stordiva con il sonnifero

Couchsurfing è un contatto sociale tra chi mette a disposizione una stanza o il divano della sua casa e chi parte e cerca un posto in cui poter sostare per qualche giorno. Un social network, a tutti gli effetti insomma, molto comodo ed economico per chi viaggia. Come dietro a qualsiasi profilo internet, però, si può trovare dietro esso una persona gentile o una persona che tenta di approfittarne. Per quanto riguarda Couchsurfing quindi si può andare incontro all’ospitalità di qualcuno o all’inospitabilità di qulacun’altro.

Quest’ultimo è il caso di un giovane carabiniere, Dino Maglio di 35 anni, che utilizzava Couchsurfing per adescare donne stordendole e violentandole. A seguito della denuncia di una 16enne australiana, che il carabiniere aveva ospitato insieme alla madre e alla sorella, era stato arrestato ma aveva continuato i suoi “giochetti” in casa nonostante fosse ai domiciliari. Dal proseguimento delle indagini è apparso che altre 14 ragazze sarebbero state le vittime dell’uomo, giovani polacche, canadesi, portoghesi, ceche, tedesche, statunitensi e di Hong Kong, di cui 6 hanno deciso di rendere la loro storia pazzesca pubblica.

Il carabiniere, adescava le sue vittime con comportamenti gentili, in seguito faceva bere loro un vino drogato con sonniferi e poi abusava delle povere vittime. Nonostante Dino Maglio abbia dichiarato che si trattava di rapporti consensienti nella sua casa ad incastrarlo sono state ritrovate 40 pasticche di un potente sonnifero. L’uomo è stato nuovamente condotto in carcere.

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