Boom di adesioni per l’Erasmus, la Sicilia è prima in Italia

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L’Erasmus per l’Italia è uno dei maggiori motori dell’integrazione continentale e soprattutto la Sicilia svolge un ruolo di primo piano

Periodi di studio universitario all’estero, scambi di insegnanti e alunni, corsi di formazione per docenti e gemellaggi elettronici fra scuole. Che il progetto Erasmus per l’Italia sia uno dei maggiori motori dell’integrazione continentale e’ cosa nota a tutti. Dall’inizio del programma, nel 1987, fino a tutto il 2013, gli studenti universitari italiani coinvolti a livello europeo sono stati oltre 300mila. Meno scontato e’ il fatto che nel settore la Sicilia svolga un ruolo di primo piano. In questo senso i dati resi noti dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, registrano addirittura un boom. L’anno accademico 2013/2014, l’ultimo censito in modo completo, ha infatti segnato un record: 1.130 sono gli studenti e insegnanti siciliani delle scuole medie superiori Isolane che collaborano in partnership internazionali con studenti e docenti di altri paesi d’Europa. Di questi 943 sono partiti per studio e 187 per tirocinio in imprese europee. 261 poi le borse di mobilita’ per docenti delle scuole siciliane a partire nei prossimi mesi, o gia’ partiti all’inizio dell’anno scolastico, per svolgere un corso di formazione o un periodo di codocenza nel Vecchio continente. Il 15% del totale nazionale. Sempre in Sicilia, i gemellaggi eTwinning confermano il trend di crescita mostrato a livello italiano.

Oltre all’aumento nelle registrazioni, con 2.703 insegnanti iscritti (+29% rispetto al 2013) alla piattaforma, si registrano incrementi significativi anche nei progetti didattici, arrivati a 1.236 (+21%). La piattaforma eTwinning, che adesso consente anche l’attivazione di gemellaggi tra scuole italiane, offre agli insegnanti l’opportunita’ di connettersi, collaborare e condividere attraverso la piu’ grande comunita’ europea dedicata all’apprendimento online. I numeri confermano che l’accoppiata giovani-Europa, in Sicilia funziona anche per l’Universita’. Qui nel 2014 sono stati 5mila i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al Programma europeo Erasmus+. Nel complesso sono 10 gli istituti di istruzione superiore siciliani coinvolti. L’ateneo piu’ attivo e’ l’Universita’ degli Studi di Palermo, con 621 studenti in uscita (563 per studio e 58 per tirocinio), seguito dall’Universita’ degli Studi di Catania con 269 studenti (216 per studio e 53 per tirocinio) e dall’ateneo messinese con 160 studenti (99 per studio e 61 per tirocinio). Per il 2014-2015 ne sono stati finanziati altrettanti e, considerato il tasso di crescita registrato negli anni, e’ realistico pensare a un aumento. Notevoli anche le cifre riguardo l’accoglienza. La Sicilia ospita ogni anno accademico circa 660 studenti stranieri, nel 70% dei casi sono spagnoli, francesi e tedeschi e turchi. In media, gli studenti in entrata hanno 22 anni e mezzo e trascorrono nella regione 7 mesi. Gli atenei siciliani che accolgono il maggior numero di studenti stranieri sono Palermo, Catania e Messina.

Qual’e’ invece l’identikit dello studente siciliano che utilizza il programma europeo per conoscere meglio il nostro continente? Ha in media 23 anni e mezzo, nel 58% dei casi e’ donna, il 55% dei casi sceglie Spagna, Francia, Germania o Portogallo come destinazione per studio, dove resta per circa 6 mesi, mentre privilegia il Regno Unito per svolgere tirocini in impresa. Che i “dati parlino chiaro” dimostrando “il grande successo del programma Erasmus+ in Sicilia” lo sottolinea il Direttore dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE, Flaminio Galli. Secondo il manager “gli oltre 5mila siciliani coinvolti in periodi di studio universitario all’estero, dimostrano che in un periodo storico in cui e’ crescente la tentazione di tornare alle barriere nazionali, il programma Erasmus continua a favorire lo scambio reciproco di conoscenze, favorendo un circolo virtuoso che rafforza la comune identita’ europea, arricchisce la formazione individuale e favorisce l’occupazione dei soggetti coinvolti”.

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