Reggio: “Indossiamo la maglietta della Reggina perché sentiamo il colore amaranto sulla nostra pelle” [FOTO]

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Le donne di “Reggio Futura” ai cittadini di Reggio Calabria: “Risvegliamo lo spirito amaranto”

donne reggio futura 3Donne e calcio, un binomio alquanto bizzarro, ma che quest’oggi ha spinto le donne di Reggio Futura a convocare una conferenza stampa tutta incentrata sulla “Reggina”, la squadra della nostra città. A parlare in prima persona sono state Tiziana Catalano, Antonella Postorino, Federica Placanica, Alessandra Bordini, Anna Serra e Filomena Priolo.

“Noi siamo le donne candidate alla lista ‘Reggio Futura’ – ha esordito Antonella Postorinosiamo qui oggi perché ci siamo prese a cuore alcuni problemi della città, come quello in cui versa ora la Reggina. Indossiamo tutte la maglia della squadra per simboleggiare che noi tutte adesso stiamo indossando la città”.

La Reggina, come evidenziato dalle donne di Reggio Futura, è un patrimonio per Reggio, un patrimonio che deve essere preservato e rinvigorito non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto da quello morale.

“Noi non entriamo nell’aspetto prettamente aziendale – hanno proseguito – ma vogliamo dire che questo patrimonio è da preservare, anche perché Reggio Calabria oltre ad essere una città a vocazione turistica, è anche una città a vocazione sportiva”.

Non dimentichiamoci, come sottolineato stamane, che Reggio si è distinta nel corso degli anni in vari campi dello sport, dal calcio, alla pallavolo, al basket, all’hockey, alla vela.

“Io indosso la maglietta della Reggina – ha affermato Alessandra Bordini perché sento il colore amaranto sulla mia pelle, lo sento sulla nostra pelle. È fondamentale recuperare quel senso di campanilismo calcistico per recuperare, a sua volta, una realtà divenuta ormai stantia”.

donne reggio futura 4Quello che le donne di Reggio Futura vogliono trasmettere, come detto da loro stesse, è un messaggio chiaro: indurre i cittadini ad avvicinarsi come un tempo alla Reggina, una squadra che può offrire anche un indotto economico e uno sviluppo produttivo alla sua città.

“Che si dia un supporto attivo al marketing territoriale – continua la Bordiniche si pensi anche all’impatto mediatico che può avere il risveglio amaranto. Supportare la squadra, far accrescere il numero degli affezionati, dei tifosi, anche attraverso la rete, tramite i social network”.

“Se in questo momento la Reggina riuscisse a recuperare quel giusto binomio tra sé stessa, i giocatori, i tifosi – si continua a dire – si potrebbe allora generare quel cambiamento necessario anche per le attività economiche e produttive della città”.

Una politica che si vuol fare a 360°, ecco quanto comunicato quest’oggi, una politica che guarda a tutti i problemi, e la situazione in cui si trova oggi la Reggina è ritenuta uno dei tanti problemi da affrontare in campo politico, considerando anche che, si aggiunge: “Un squadra che funziona significa tanto soprattutto per i giovani, per l’identità della città. Noi non ci tiriamo indietro in nessun aspetto che riguarda Reggio; la città, però, deve essere presente nei momenti di bisogno, a prescindere, nel caso della Reggina Calcio, dalle scelte prese dai vertici dell’azienda. Si sente il bisogno di ritornare a quell’entusiasmo che esisteva un tempo”.

Un entusiasmo che può essere recuperato partendo dalle fondamenta della città stessa, dai suoi giovanissimi, “e ciò che si può fare seguendo questo filone – suggerisce Filomena Priolo è di incentivare i ragazzi e  le scuole calcio ad andare allo stadio, in modo da invogliare tutti a migliorarsi. E migliorarsi – continua – significa anche allontanare i giovani, tramite lo sport, da altri tipi di realtà”.

Suggerimenti, indicazioni, piccole strategie che le donne di Reggio Futura hanno voluto dare: “Umilmente – si continua ad affermare – lanciamo quest’oggi anche un appello al Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, al sindaco Falcomatà, ma anche a tutte le amministrazioni locali: che si acquistino, come è stato già fatto in passato, i biglietti per andare a vedere le partite della Reggina, e che si distribuiscano poi nelle scuole, nelle associazioni che si occupano anche di anziani, di persone diversamente abili. Questo sarebbe un grande stimolo per la cittadinanza, un modo per riappropriarsi della cultura del calcio”.

Sono delle proposte concrete, si è ribadito più volte stamane, delle linee guida fattibili e sostenibili; delle piccole iniziative che se portate avanti nel modo giusto possono dare degli effetti immediati.

“Quando le cose non funzionano – si conclude, rivolgendosi ancora una volta ai cittadini di Reggio Calabria – si deve essere ancora più reggini, ancora più coesi. Si deve saper puntare non solo sull’ordinario, ma anche e soprattutto sullo straordinario, e farlo in modo tale che i giusti investimenti producano altri investimenti”.

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