Museo di Reggio, il ministro Franceschini: “grandi potenzialità fino ad ora inespresse”

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museo_reggio_calabria“Si tratta di un gigantesco passo in avanti. I musei italiani dovrebbero essere più dinamici, dovrebbero avere più bookshops, più ristoranti. Dovrebbero essere più attrattivi e multimediali”. Lo dice il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, in una intervista al New York Times dove spiega la decisione del ministero di indire una selezione pubblica per reclutare i direttori di 20 dei principali musei italiani, che assumeranno l’incarico a partire dall’1 giugno prossimo. “Un paese con oltre 4mila musei -ha detto Franceschini al quotidiano americano- dovrebbe vedere questo come una formidabile risorsa economica. La sfida dell’Italia è offrire turismo di qualità”. I 20 musei includono alcuni di quelli più visitati in Italia, dagli Uffizi di Firenze alla Pinacoteca di Brera a Milano, ma anche siti che il ministro pensa abbiano un “grande potenziale inespresso”, come ad esempio i musei archeologici di Taranto e Reggio Calabria. Circa il rischio di possibili clientelismi, Franceschini rifiuta l’idea che i cambiamenti possano accentrare il potere e si possa correre un simile pericolo: “Le procedure di selezione sono strutturate in modo tale che risponderanno solo candidati di livello altissimo”, ha spiegato.

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