Derby dello Stretto, Mutti: “…quel 2-0 al Granillo, una festa incredibile al ritorno a Messina”

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bortolo muttiUn legame profondo con la città. Nessun tifoso giallorosso potrà mai dimenticare il “direttore d’orchestra” di quel Messina che scalò dal penultimo posto la classifica di serie B fino allo storico 7^ posto in Serie A. Stiamo parlando di Bortolo Mutti, l’allenatore bergamasco che guidò i peloritani nelle stagioni dal 2003 al 2006.

Mutti è uno di quegli uomini che hanno vissuto momenti calcistici indimenticabili in riva allo Stretto e già dalle prime battute ci si rende conto come i colori giallorossi sono ancora indelebili tra i suoi ricordi: “Il primo risultato che vado a vedere è quello del Messina, perché è la squadra a cui sono più legato e ci tengo che faccia bene. La domenica sera, o il sabato, quando ci sono le gare di Lega Pro vado sempre a dare un’occhiata ai risultati, è una cosa che mi sta a cuore”.

Nella prima stagione di massima serie con Mutti in panchina il Messina ha vinto entrambe le sfide con i rivali oltre lo Stretto. Qui momenti, l’allenatore bergamasco li ricorda perfettamente, e nello specifico il derby di ritorno: “Il ricordo più

Foto Repubblica.it
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bello nel derby risale al 13 Marzo 2005 (Reggina-Messina 0-2, Cristante, D’Agostino, ndr) passammo in vantaggio nel primo quarto d’ora con gol di testa di Cristante su punizione di Parisi. Ricordo che in quella circostanza, prima del calcio di punizione, chiamai a gran voce Cristante per dirgli di andare in area e sfruttare il suo gioco areo e lui l’ha fatto mettendo dentro una palla che si è rivelata decisiva per la vittoria. Con particolare emozione ricordo soprattutto il rientro a Messina con una festa incredibile! C’erano migliaia di tifosi che ci attendevano per accoglierci in maniera trionfale, è stato davvero qualcosa di indimenticabile”.

Il presente di Messina e Reggina adesso è ben diverso. La Lega Pro è un torneo competitivo, poco prestigioso per le due compagini, ma che rappresenta un patrimonio importante per la sopravvivenza delle stesse. Le scelte non proprio azzeccate della società giallorossa, che non è riuscita ad allestire una rosa all’altezza di una salvezza tranquilla, obbligano a restare con i piedi per terra e giocarsi ogni gara col coltello fra i denti per ottenere punti pesanti per la permanenza nel torneo: “Sono delle situazioni che storicamente possono capitare. Dopo periodi molto belli e pieni di soddisfazioni a volte succede e tocca condividere questi momenti e cercare di uscirne con il contributo di tutti. E’ chiaro che in questo momento Messina-

Foto © Alfano/Activa
Foto © Alfano/Activa

Reggina può essere identificato come un derby di basso profilo rispetto al recente passato, ma è sempre un derby, la partita più sentita dalle due tifoserie. La Reggina è chiamata ad una risalita che deve per forza tentare di realizzare, il Messina deve fare di tutto per non essere coinvolto in una situazione ancora peggiore per cui credo che sotto l’aspetto tecnico e del risultato sia un derby molto importante e particolarmente sentito”.

  • I risultati che stentano ad arrivare, un calciomercato che ha seriamente ridimensionato la rosa, Mister, in che modo il tecnico Grassadonia può preparare al meglio una partita così importante?

“Grassadonia è un allenatore serio e molto preparato. In un momento così delicato credo non debba smettere di credere nelle sue qualità e in quelle del suo spogliatoio, continuando a lavorare duro con il sostegno di uomini di calcio esperti come la famiglia Lo Monaco. Se ti trovi in una situazione di sofferenza è probabile che certi valori non sono ancora stati espressi e il derby dello Stretto può essere la giusta occasione per ridare entusiasmo e soddisfazione a tutto l’ambiente”.

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