Reggio, operazione “Ultima Spiaggia”: “i boss aiutavano Pasquale Tripodi”

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tripodi_pasqualeEmergono degli scenari inquietanti dall’ordinaza di custodia cautelare dei 52 arrestati dell’oprazione di ‘ndrangheta denominata “Ultima spiaggia”. La cosca dei Paviglianiti riusciva a gestire anche gli ‘affari politici’ del territorio di Bagaladi e San Lorenzo. Il Gip Cinzia Barillà nella sua ordinanza è durissima, scrive di “infiltrazione nella politica locale e le elezioni amministrative locali, in particolare le “consultazioni elettorali comunali in San Lorenzo 2010, le regionali 2010 e le provinciali 2011”. E qui entra in scena il nome del politico di lungo corso Pasquale Tripodi, già consigliere regionale e provinciale, con vari partiti di destra e sinistra, non rieletto nelle elezioni regionali di un mese fa con Centro Democratico. Il gip conferma: “tra gli esponenti politici che sono risultati eletti a seguito delle consultazioni amministrative regionali figura Tripodi Pasquale Maria candidato tra le fila dell’Udc nella coalizione a sostegno di Scopelliti Presidente, e che ha goduto della campagna elettorale fattagli, così come emerso nel corso di indagini di cui al procedimento penale nr. 1817/09 RGNR DDA, da Scaramozzino Antonio Mario, imprenditore edile, vicino alla cosca Paviglianiti”. Figura chiave, quindi, nell’indagine è Scaramozzino, che risulterebbe un ‘grande elettore’ di Tripodi, il quale “non mancherà di ripagare i suoi elettori, primo tra tutti Scaramozzino Antonio Mario al quale, come si evince dalle conversazioni intercettate, si premura egli stesso di notiziarlo dell’assegnazione all’incarico di Delegato Regionale in seno alla Deputazione Amministrativa del Consorzio di Bonifica del Basso Ionio Reggino”. Tutto è molto nebuloso e le soprese sono sicuramente dietro l’angolo.

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