Pedofilia: “Renzi tolga la firma dell’Italia e della Fornero a documento Ue”

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bimbo_violenzaL’Osservatorio sui Diritti dei Minori chiede al premier Matteo Renzi di volersi occupare di quanto pubblicato dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar), istituito all’interno del Dipartimento per le Pari Opportunità, relativamente alle linee guida per l’applicazione dei princìpi contenuti nella Raccomandazione CM/REC (2010) 5 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, volta a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o l’identità di genere, definito “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015)”, attraverso il quale il Governo Monti, rappresentato dal ministro Elsa Fornero, avalla quanto segue: “Gli Stati membri dovrebbero assicurare l’abrogazione di qualsiasi legislazione discriminatoria ai sensi della quale sia considerato reato penale il rapporto sessuale tra adulti consenzienti dello stesso sesso, ivi comprese le disposizioni che stabiliscono una distinzione tra l’età del consenso per gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso e tra eterosessuali; dovrebbero inoltre adottare misure appropriate al fine di abrogare, emendare o applicare in modo compatibile con il principio di non discriminazione qualsiasi disposizione di diritto penale che possa, nella sua formulazione, dare luogo a un’applicazione discriminatoria”. “Si tratta – spiegano il presidente Antonio Marziale e il responsabile dell’Ufficio Legale, Antonino Napoli – di una forma affatto subdola, bensì intelligibile di legittimazione della pedofilia in ambito europeo e italiano. Una Raccomandazione inaccettabile sotto ogni profilo, che in un sol colpo vanifica anni di lotte per assicurare ai bambini l’incolumità e la piena fruizione del diritto inalienabile ad essere rispettati”. “Chiediamo a Renzi – concludono i massimi esponenti dell’Osservatorio – di volersi invece preoccupare affinché il Parlamento Europeo riconosca la pedofilia quale crimine contro l’umanità, essendo egli il segretario del partito maggiormente rappresentato a Strasburgo”.

 

 

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