Sicilia, Crocetta: “la mafia fa eleggere suoi uomini in politica”

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“Io fui attaccato da tutti perché avevo osato dire che in Sicilia non esistono consigli comunali in cui la mafia non abbia fatto eleggere un suo punto di riferimento. La Commissione antimafia mi ha convocato, l’Anci di Orlando mi ha attaccato duramente. Invece avevo ragione. Quella sera, partecipando al Consiglio comunale straordinario di Castelvetrano parlai di inquinamento delle istituzioni e oggi un consigliere comunale è finito in carcere”. Lo ha detto all’Adnkronos il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta commentando l’operazione antimafia che la notte scorsa ha portato in carcere 16 persone, ritenute vicine al clan del boss latitante Matteo Messina Denaro.

“Questa importante operazione antimafia – dice ancora Crocetta – e in particolare l’arresto del consigliere comunale dimostrano, per l’ennesima volta, che una parte del sistema politico siciliano è fortemente coinvolto nel sistema mafioso, un sistema in cui la mafia non è più esterna a tale sistema ma partecipa direttamente eleggendo suoi uomini”.

Crocetta sottolinea che “il consigliere comunale Giambalvo (uno degli arrestati, ndr) nell’ipotesi del reato contestato non è un colletto bianco esterno ma partecipa attivamente, nel suo ruolo di picchiatore, all’attività criminosa”. “Questo episodio – prosegue il governatore – la dice lunga su quando a Castelvetrano, nel corso del consiglio comunale straordinario affermai che non c’è istituzione elettiva dove la mafia non si insinua tentando di eleggere o eleggendo direttamente il proprio uomo e ponendo di fronte alla politica organi di un sistema mafioso che non sta più fuori, parlo del concorso esterno, ribadisco, ma sta dentro il sistema politico”.

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