E’ in corso, presso la sede della Provincia di Reggio Calabria, il convegno “Il gioco d’azzardo non ha età“. La ludopatìa ormai si colloca tra le malattie sociali più diffuse: in Calabria, secondo i dati riportati sul Libro Blu dell’azienda dei Monopoli di Stato, nel solo 2012 sono stati giocati 186 milioni di euro, 814 a persona.
Proprio la Calabria è la seconda del Sud dove si gioca di più. I soggetti più colpiti da questa patologia sono gli anziani over 65, divisi tra casi problematici e patologici, spinti a giocare da due fattori ritenuti universali: la solitudine e la precarietà economica. Il gioco d’azzardo, inoltre, è divenuto un “affare” anche per lo Stato e una vera e propria impresa di cui si serve la mafia.
“Circa 8-9 miliardi sono stati incassati dallo Stato tramite il gioco d’azzardo – dichiara il presidente nazionale Fipac Massimo Vivoli – bisogna fare rete tra Istituzioni, Enti e Associazioni di categoria“.
A Reggio Calabria un passo in avanti si è già fatto, grazie all’ordinanza comunale che prevede la chiusura notturna della sale da gioco.