Il Laboratorio, un centro di studi e ricerche promosso congiuntamente dalle due università di Reggio Calabria (DARTE- Dipartimento Architettura e Territorio) e Messina, insieme a gruppi di ricerca delle Università di Catania, della Calabria-anche in continuità con il grande lavoro effettuato dal compianto. Prof. Osvaldo Pieroni- e di Firenze, ha come finalità quella di sviluppare ed approfondire i principali temi legati alla creazione dell’Area integrata dello Stretto, la cui prospettiva di costituzione, dopo decenni di dibattito, può oggi contare su un atto legislativo importante; la Legge 24/marzo 2014 n° 8 “Istituzione dei liberi consorzi comunali e delle città metropolitane”, approvata dell’Assemblea regionale, impegna, infatti, la Regione Sicilia alla “promozione di accordi con lo Stato, la Regione Calabria e la Città metropolitana di Reggio Calabria” allo scopo di garantire ai cittadini delle due sponde dello Stretto di “usufruire di servizi secondo il principio di prossimità”.
Il Laboratorio, che ha iniziato la sua attività nel 2012 con l’organizzazione del convegno “Lo Stretto oltre il Ponte” è costituito da docenti e ricercatori delle Università citate, provenienti da diversi ambiti e settori disciplinari: economia, scienze sociali, urbanistica, architettura, scienze giuridiche, trasporti. L’obiettivo del Laboratorio è quello di costruire un tavolo permanente di confronto fra studiosi attorno al tema dell’Area dello Stretto, allo scopo di suggerire per essa un modello di sviluppo sostenibile. A tale scopo il Laboratorio sta promuovendo ricerche e momenti di confronto seminariali, individuando quali siano le principali risorse esistenti nell’area per promuoverne lo sviluppo, quali opportunità possono derivare dalla creazione di un comune progetto fra le due città metropolitane, quali azioni devono essere intraprese e quali infrastrutture realizzate per favorire il processo di integrazione.
Il seminario previsto per il martedì 18 pv costituisce l’ultimo momento di incontro del ciclo –avviatosi nello scorso aprile- teso a fare un punto dello “stato dell’arte “ multidisciplinare di studi e ricerche recenti, utili a definire un prossimo “scenario di sostenibilità ambientale e socio-economica “ per l’Area dello Stretto. Tra qualche settimana in un convegno finale nel quale saranno presentate e dibattute le maggiori questioni emerse dai diversi seminari e le tematiche rilevanti che dalla ricerca vanno proiettate poi su strategie e programmi.
a) il sistema dei trasporti nell’area vasta dello Stretto, il “sistema portuale” e il modello di accessibilità da realizzare fra le due sponde;
b) l’assetto del territorio, la valorizzazione del paesaggio, le politiche urbane;
c) il ruolo centrale della cultura e delle principali istituzioni culturali (Università, Teatri, Musei, ecc..) nella promozione dello sviluppo integrato fra le due sponde;
d) la comune difesa dai terremoti, le politiche di recupero urbano e il loro rapporto con la messa in sicurezza del patrimonio edilizio.
Ogni seminario prevede alcuni interventi introduttivi svolti in genere da docenti delle due Università, a cui seguirà un dibattito che servirà a raccogliere, sui diversi temi, pareri e sollecitazioni da parte di tutti i partecipanti; gli interventi introduttivi al primo seminario saranno tenuti dal Prof. Domenico Marino dell’Università Mediterranea, dal prof. Michele Limosani dell’Università di Messina, dal dott. Gaetano Giunta della Fondazione di Comunità, dal prof. Alberto Ziparo dell’Università di Firenze. A seguito di ogni seminario si costituirà un ristretto gruppo di lavoro con lo scopo di elaborare un documento di sintesi dei temi dibattuti e delle diverse posizioni emerse.