La proposta del Movimento Partecipa Calabria: reddito minimo garantito per aiutare le famiglie indigenti

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LOGO Partecipa Calabria JPUn reddito minimo garantito di 3 mila euro all’anno per contrastare la povertà assoluta in cui versano circa 100 mila famiglie calabresi. E’ questa la proposta contenuta nel piano anticrisi #welfareconcreto del movimento Partecipa Calabria.

Un sostegno economico che ammonterebbe, nel quinquennio 2015-2019, a 120 milioni di euro e di cui potrebbero beneficiare circa 42 mila nuclei familiari. «Un’altra azione concreta – si legge nella nota del movimento Partecipa Calabria – che va nella direzione, espressa più volte, di offrire alla politica un contributo di misure cantierabili sulle principali emergenze economiche e sociali del “sistema Calabria”».

Le famiglie calabresi sono al collasso: in un solo anno, dal 2012 al 2013, quasi 795 mila nuclei familiari hanno ridotto considerevolmente i loro consumi di oltre 1.240 milioni di euro pari al 4,5% del prodotto interno lordo regionale. Cresce complessivamente l’area dell’impoverimento: il disagio economico ha colpito oltre 71 mila famiglie in più rispetto al 2012.

Inferendo, infine, sulla popolazione familiare regionale l’incidenza della povertà assoluta rilevata dall’Istat per il 2013 e pari al 12,6%, si stima che circa 100 mila nuclei familiari calabresi vivono in condizione di povertà assoluta. L’incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di una soglia di povertà corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile.

Si propone un reddito minimo garantito per le famiglie in condizione povertà assoluta, secondo i parametri stabiliti dall’Istat, che versano in condizioni di disagio socio-economico.  L’obiettivo è quello di contrastare la povertà con misure ritenute necessarie dalla continua e inesorabile perdita di liquidità e potere di acquisto da parte delle famiglie calabresi a seguito della crisi economica e dell’innalzamento delle tasse. Il reddito minimo garantito spetta a nuclei familiari con stabile residenza in Calabria da minimo 3 anni che rientrano nelle soglie di povertà fissate dall’ISTAT a seconda del numero dei componenti familiari.

La durata dell’erogazione del reddito minimo garantito come sostegno economico è mantenuto per tutto il periodo di bisogno della famiglia, ovviamente, a seconda della misura e importo assegnato ai beneficiari. Tale bisogno, pertanto, dovrebbe essere revisionato ogni 6-12 mesi valutando il persistere dello stato di povertà e, comunque, non può superare i 3.000 euro annuali a famiglia.

Il provvedimento individuato per l’erogazione del reddito garantito familiare potrebbe coinvolgere, nel quinquennio 2015-2019, circa 42 mila nuclei residenti in Calabria. Le risorse per l’attivazione dell’intervento ammonterebbero a 126 milioni di euro trovando copertura nella fase attuativa dell’Obiettivo Tematico 9 “Inclusione sociale e lotta alla povertà” del Programma Operativo 2014 – 2020 della Regione Calabria che tra i principali risultati attesi considera centrale «la riduzione delle povertà e dell’esclusione sociale» anche attraverso azioni che prevedano «l’erogazione di un sussidio economico a nuclei familiari in condizioni di povertà».

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