Palermo, scoperta estorsione nei confronti di una nota fiction antimafia

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La Polizia di Stato ha sequestrato beni per oltre 500 mila euro riconducibili a Tommaso Tognetti, 49 anni, di Palermo, ritenuto un esponente di spicco del mandamento mafioso della “Noce“. Il provvedimento e’ stato disposto dal Tribunale di Palermo – Sezione misure di prevenzione. Sotto sequestro sono finiti due immobili: uno in via Perpignano e l’altro in via Re Federico, entrambi nel capoluogo siciliano, intestati a suoi familiari, ma in realta’ nella diretta disponbilita’ dell’indagato che, in virtu’ della sua posizione all’interno di Cosa nostra, secondo gli investigatori, avrebbe potuto operare in maniera spregiudicata ed investire capitali, riversando su tali beni cospicui flussi di denaro di illecita provenienza. L’indagine e’ stata condotta dai poliziotti della Sezione patrimoniale dell’Ufficio misure di prevenzione della Questura e dai militari del Gico della Guardia di Finanza. Tognetti, indicato come elemento inserito in Cosa nostra, nell’ottobre 2012 e’ stato arrestato per associazione mafiosa, estorsione aggravata, spaccio e traffico di stupefacenti. L’attivita’ investigativa ha portato all’accertamento di una serie di contatti tra gli appartenenti alla famiglia mafiosa della Noce e professionisti del settore cinematografico, attraverso i quali e’ stata posta in essere una complessa attivita’ estorsiva, che ha pesantemente condizionato le scelte economiche della societa’ di produzione cinematografica Magnolia fiction srl, impegnata nella realizzazione di una fiction, che aveva per tema la lotta alla mafia da parte della Polizia di Stato, in parte girata a Palermo. Gli investigatori hanno accertato una grave sproporzione economica tra le risorse economiche dichiarate e gli investimenti effettuati dall’indagato.

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