Milazzo: “mettere in sicurezza le aree ad alto rischio ambientale”

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“Dopo la risposta data dal Ministero dell’Ambiente alla mia interrogazione, in seguito all’incendio avvenuto nella Raffineria Mediterranea di Milazzo, monitoreremo la revisione delle Autorizzazioni integrate ambientali (Aia) e le Ispezioni dell’Ispra – ha affermato il Deputato socialista durante le conclusioni del convegno “Milazzo Green? Un futuro possibile” – Se si puo’ sognare una Milazzo rispettosa dell’ambiente, nonostante lo sviluppo industriale senza regole abbia messo in pericolo la salute dei cittadini? Le riconversioni in poli industriali “Verdi” di Gela e Porto Marghera sono gli ultimi esempi che il cambiamento e’ possibile”.

“Il nostro territorio e’ stato messo a dura prova, ma i segnali che ci sta restituendo sono una campanello d’allarme perche’ non si perda piu’ tempo. Un decreto regionale del 2002 aveva gia’ dichiarato la Valle del Mela, cui appartengono i comuni limitrofi a Milazzo, Area ad alto rischio ambientale, ma nel 2014 la messa in sicurezza ed il rilancio turistico, commerciale della zona, previsto dal provvedimento regionale non e’ mai avvenuto – ha proseguito Pastorelli.

“L’aumento di malattie e della percentuale di morti per tumore sono il frutto di una politica industriale legata al guadagno a tutti i costi. La “Bonifica” di tutte le situazioni di inquinamento e’ lenta e a lungo termine. Per questo bisogna iniziare da subito. Le aziende devono adeguarsi alle norme europee ed, in particolare, ai principi di Precauzione, Prevenzione e del “Chi inquina deve pagare”, per il rispetto dei nostri lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente” – concluso l’esponente del Psi attivo in Parlamento sui temi ambientali.

Al dibattito, seguito anche da una folta platea di associazioni e comitati, moderato dalla Responsabile Nazionale del Terzo Settore Psi, Barbara La Rosa ed introdotto da Maurizio Ballistreri, segretario provinciale di Messina e membro della direzione nazionale Psi, sono intervenuti Amedeo Gitto, segretario Psi della zona Tirrenica; Giuseppe Marano, esperto di siti a rischio ambientale della Federazione provinciale dei Verdi di Messina; Domenico Sciannimanico, esperto in ingegneria del territorio, Antonio Giardina, coordinatore legale dei tre siti siciliani a rischio ambientale; Giovanni Frazzica, giornalista e direttore di “Mondonuovo” e Franco Scicolone, consigliere comunale e responsabile della sezione milazzese del Movimento Azzurro.

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