Messina, CMdB: “pieno sostegno alla politiche di viabilità dell’amministrazione Accorinti”

StrettoWeb

“Il movimento Cambiamo Messina dal basso – afferma in una nota- si associa alla presa di posizione delle consigliere Lucy Fenech e Ivana Risitano sulla sospensiva decisa del TAR in merito al ricorso contro l’isola pedonale Cairoli. Nel confermare pieno sostegno alla politiche di viabilità dell’amministrazione Accorinti, e dell’assessore Cacciola in particolare, vogliamo esprimere il nostro sdegno per il modo in cui una semplice decisione di civiltà, la norma in tutte le principali realtà europee, sia stata trasformata in un terreno non già di confronto politico, al quale questa Amministrazione e questo movimento sono sempre stati pronti, bensì in un gioco infantile di ripicche e teatrini (come non ricordare, a proposito, la squallida arena in cui si trasformò il consiglio comunale aperto, convocato su questa vicenda). Il tutto a scapito del benessere e della salute delle famiglie messinesi, che la loro posizione, forte e chiara, sull’isola pedonale l’hanno espressa, manifestando a migliaia, spontaneamente, in un pomeriggio estivo, quando sarebbe stato molto più facile (e, per alcuni, normale) starsene in spiaggia. Non ci appartengono logiche squadriste e non ci uniremo a chi addita e attacca quei pochi commercianti che si sono pronunciati contro l’isola. Ma poniamo, con forza, una questione politica seria: perché per alcuni consiglieri comunali gli interessi individuali di qualche commerciante valgono più del benessere e della volontà di un’intera città? Quando riusciremo a liberarci di queste logiche opache e particolariste?
Concludiamo ricordando ai goffi giuristi improvvisati, che in queste ore si danno a una intensa attività comunicativa, che il pronunciamento del TAR è un mero accoglimento di “istanza cautelare proposta col ricorso” e che la questione verrà invece esaminata nel merito nell’apposita “udienza pubblica di trattazione” il 10 giugno 2015. Rimettete in frigo lo spumante. Noi, nel frattempo, siamo già all’opera per individuare e mettere in atto nuove forme di sostegno a quella che, ripetiamo, è una semplice questione di civiltà. Sì isola”.

Condividi