Messina, “Una città che si muove”: il convegno sulla mobilità sostenibile e trasporti efficienti

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Tante le novità, le iniziative e i progetti in cantiere presentati nel corso del convegno “Una città che si muove” dall’assessore alla viabilità Gaetano Cacciola e dal dg dell’Atm, Giovanni Foti. Per il presidente dell’associazione Rosario D’Anna «chi ha intrapreso questa avventura politica a fianco di Renato Accorinti, non lo ha fatto per tornaconto personale, ma per spirito di servizio verso la città»

Presente e futuro. Soluzioni immediate per problemi quotidiani, ma anche una programmazione a lungo termine che stimoli tutti a capire come una mobilità veramente sostenibile, migliori la qualità della vita e innalzi il livello di civiltà.

Questo il filo conduttore del primo convegno organizzato dall’associazione “Indietrononsitorna” dal titolo “Una città che si muove”, tenutosi questa mattina nei locali del teatro dell’Istituto Cristo Re. Un’occasione di confronto durante la quale l’assessore alla viabilità, Gaetano Cacciola e il direttore generale dell’Atm, Giovanni Foti, ciascuno per la propria parte e per le proprie competenze, hanno tracciato un dettagliato bilancio di questo primo anno di lavoro, accedendo i riflettori sui prossimi step da effettuare ed annunciando importanti novità.

Ad aprire i lavori, il presidente di “Indietrononsitorna”, Rosario D’Anna, che ha innanzitutto spiegato le ragioni della campagna di sensibilizzazione “Una sosta più consapevole”: «Da qualche giorno a questa parte – ha esordito D’Anna – potrebbe esservi capitato di osservare sui parabrezza delle auto parcheggiate agli incroci dei marciapiedi, sulla banchina o in corrispondenza degli scivoli per disabili, un volantino (vedi immagine allegata al comunicato) in cui si invita l’utente a riflettere prima di “abbandonare” la propria vettura in barba ad ogni regola. Un comportamento che crea ovviamente parecchi problemi al transito di passeggini o carrozzine». Atteggiamenti da correggere per cercare di portare avanti quella rivoluzione civica e culturale che «rappresenta la vera sfida di questa Giunta. Spesso – continua D’Anna – si accusa l’Amministrazione di stare facendo poco, ma chi lo sostiene, in modo più o meno consapevole, dimentica di ricordare il disastro che ha ereditato. Coloro che hanno deciso di intraprendere questa avventura politica a fianco del sindaco Renato Accorinti, non lo fanno per tornaconto personale, ma per spirito di servizio verso la città».

A seguire focus dell’assessore Cacciola sulla situazione generale della mobilità messinese: «Una città vivibile – ha esordito il rappresentante di Giunta – è tale se ci si può muovere liberamente. E ciò è possibile in primis rispettando le regole, ma anche effettuando tutti quegli interventi che incentivino l’utilizzo dei mezzi pubblici o di altri mezzi, come le bici, e non l’auto privata». La prima delle iniziative finalizzate al contrasto della sosta selvaggia, entrerà in vigore da lunedì: «Grazie ad un lavoro di squadra che metterà insieme vigili urbani, polizia provinciale e ausiliari del traffico – ha affermato Cacciola – partirà un’attività di controllo e sorveglianza costante delle strade del centro città, così da scoraggiare i furbi del parcheggio facile. Il vero obiettivo, però, è riuscire a diventare controllori di noi stessi». Sul fronte pedonalizzazioni, mentre procede il confronto con il consiglio sull’area Cairoli e dintorni, va avanti il lavoro per la creazione dell’area pedonale nella zona intorno al Duomo e, in vista dell’estate, si pensa alla realizzazione di un’isola pedonale nel villaggio di Torre Faro. Buone notizia anche sul fronte Atm: «Al momento del nostro insediamento – ricorda l’assessore – c’erano in giro 15 bus, ora sono 51 ed entro fine 2015 arriveranno 49 bus ecologici euro 6 ultima generazione».

Puntuale e approfondita analisi sullo stato generale dell’azienda trasporti è stata invece effettuata dal direttore generale Giovanni Foti: «Sono stati fatti dei passi importanti – ha esordito – grazie all’approvazione dei bilanci e alla redazione del piano industriale. I prossimi saranno il nuovo bilancio e il contratto di servizio». In tema di parco mezzi, Foti ha evidenziato come la vera “zavorra” continuino ad essere i bus acquistati nel 2007 e non quelli arrivati di recente da Milano e Torino grazie all’accordo con la Gt, «anzi – ha aggiunto – è grazie a questi se paghiamo gli stipendi». Obiettivo del direttore generale l’aumento delle vetture del tram, dalle attuali nove a tredici. Tra le novità principali, la “ripartenza”, a partire dal 9 dicembre, dopo ben quattro anni di stop, del servizio scuola bus: «Si comincerà con sette bus che serviranno la zona sud, da dove sono giunte le maggiori richieste. «Al di là dei progetti che abbiamo in cantiere – ha concluso il dg – quello che mi premi sottolineare è che l’Atm non deve più essere considerata uno stipendificio, il futuro dei lavoratori è nelle loro mani, se si lavorerà bene anche il posto di lavoro sarà al sicuro. Ma deve essere l’obiettivo comune». Per dare nuova linfa all’azienda previste anche importanti collaborazioni formative con l’Università e con l’istituto Verona Trento.

A chiudere la mattinata di confronto, “animata” dalle domande di tanti cittadini che hanno avuto l’opportunità di ascoltare dal vivo le risposte degli “addetti ai lavori”, il sindaco, Renato Accorinti: «Tutto quello che abbiamo ascoltato oggi – ha affermato – è il segno che la direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta e indietro non torneremo. E’ grazie all’impegno quotidiano di persone come il dg Foti e l’assessore Cacciola, se le cose hanno preso la giusta piega, ma anche grazie alla collaborazione che ogni cittadino in questi mesi ha dato e può continuare a dare. A guadagnarci non sono io, ma la città, che nell’ultimo anno tutti hanno imparato ad osservare come un “laboratorio”. Non perché siamo i migliori, ma perché abbiamo deciso di dare un taglio netto col passato. In tema di mobilità – ha infine concluso il sindaco – il nostro obiettivo rimane quello di una grande “metropolitana dello Stretto” che abbatta definitivamente le barriere tra Sicilia e Calabria e renda questo incantevole tratto di mare una vera fonte di sviluppo».

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