Sei lavoratori in mobilita’ si sono incatenati per protesta davanti all’ingresso del Municipio di Longobucco. Gli operai, licenziati nel 2012 dall’impresa che si occupa della costruzione della nuova strada Longobucco-mare, lamentano il mancato reintegro nel posto di lavoro nel momento in cui sono ripresi i lavori con l’utilizzo di altre maestranze. Il sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, ha scritto al Prefetto di Cosenza chiedendo l’apertura di un tavolo di trattativa. I sei lavoratori manifestano la loro preoccupazione “in quanto – spiegano – il prossimo 28 dicembre scade l’indennita’ di mobilita'”. Gli operai che stazionano davanti alla sede municipale di Longobucco sono intenzionati a protestare ad oltranza e minacciano di non partecipare al voto per le prossime elezioni regionali. “Non abbiamo ancora capito – dice uno di loro – perche’ non e’ stata mantenuta la promessa di reintegro, anche perche’ l’impresa ce lo aveva garantito. Adesso, da quando sono ripresi i lavori della strada, ci risulta che l’impresa stessa si sta avvalendo di operai esterni”.