A Catania il “maneggio degli orrori”: ossa, teschi e carcasse in decomposizione [FOTO]

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StrettoWeb

Arnosti 011Sei carcasse di cani in avanzato stato di decomposizione, due avvolta in un tappeto fradicio, tre abbandonate in un locale insano all’interno, una abbandonata all’esterno, un numero imprecisato di ossa e teschi che fanno presumere la morte di almeno altri tre cani, è la raccapricciante scoperta effettuata dal responsabile dell’Associazione Teg4friends Onlus, Alessandro Tringale, dopo una segnalazione, in un ex maneggio, ora abbandonato, in Catania.

Il luogo, teatro del macabro ritrovamento, pare essere ben conosciuto dal Comune di Catania e, pare, utilizzato dallo stesso Comune come luogo di “accoglienza” di persone senzatetto, come confermato da un ragazzo senza fissa dimora “alloggiato” su richiesta del Comune nel maneggio abbandonato proprio in questi giorni. Insondabili i motivi che hanno causato la morte dei cani, le cui carcasse e scheletri sono stati ritrovati, incomprensibili le ragioni dell’utilizzo di questo luogo per l’accoglienza di cani  – si presume – randagi, alcuni di questi si aggirano ancora intorno alla struttura, dove sono stati ritrovati non pochi resti di sacchi di cibo per cani e confezioni vuote di latte.

Che cosa è successo in questo ex maneggio abbandonato? I cani sono stati lasciati morire? Sono stati portati già cadavere? Da chi, e per quale motivo? Questa e molte altre domande si rivolgono alle Istituzioni competenti. L’Associazione Teg4friends Onlus aveva già denunciato nell’agosto scorso il caso delle tre rognette maltrattate, denutrite, abbandonate. Una di queste è morta, le altre due grazie al lavoro dei volontari sono guarite e sono in cerca di adozione. All’epoca molte promesse furono fatte dai responsabili del Comune di Catania, ma, chiaramente, nessuna ha avuto seguito.

Arnosti 014Oggi, il problema del randagismo, delle emergenze sui cuccioli abbandonati sul territorio, sui maltrattamenti e sugli abbandoni in generale è gestito soltanto dai volontari. Volontari che hanno verificato, e continuano a verificare ogni giorno, la più che drammatica situazione dei cani sul territorio. Il Comune non ha  rinnovato, nei giorni scorsi, il contratto con la Ditta/Associazione  che si occupa del recupero dei cani incidentati e che quindi da sabato scorso, 1 novembre, i cani feriti moriranno per le strade di Catania. I cuccioli, se non messi in sicurezza dalle associazioni di volontari muoiono per strada. Da metà ottobre sono state bloccate le sterilizzazioni in quanto all’ASP di Catania non dispone di anestetico per le sterilizzazioni e sono finiti pure i microchip.

La conseguenza è che il fenomeno non si arresterà mai, il randagismo, i maltrattamenti, gli abbandoni, in base a questi presupposti sono solo destinati a crescere. Come sempre è grazie all’impegno dei volontari se una parte di questo drammatico panorama  si evolve in positivo. L’Associazione Teg4friends Onlus ha in carico molte emergenze, per far fronte alle stesse, oltre al quotidiano impegno di gestione dei randagi nell’ex zona industriale, ha stilato un accordo con un negozio di Catania “Dogs and the city”, ha messo in atto una campagna di informazione denominata “L’amore non ha razza”, ha trovato grazie all’impegno del negozio, al lancio degli appelli sul web, e al presidio in spazi pubblici e piazze della città, oltre 20 adozioni. Ma la situazione non è sostenibile.

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