Un commercialista ‘guardone’ aveva piazzato una penna con telecamera nel bagno dell’ufficio per spiare le sue collaboratrici il 15 ottobre 2009. Il giudice del tribunale di Catania ha chiesto 4 anni di reclusione e 300 euro di multa per il professionista, che si è difeso dicendo di essere estraneo alla vicenda poi fuori sede quel giorno per un convegno. Ma a far cadere l’alibi, si sono le testimonianze del portiere e di un condomino che hanno dichiarato di avere notato le luci accese dello studio proprio quella mattina e all’alba.