Canonizzazione di frà Saggio, monsignor Morosini: “è un esempio per tutti”

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Ha amato la Chiesa con tutti limiti e le imperfezioni che essa presentava, consapevole che solo attraverso l’amore l’obbedienza si riesce a rinnovarla. Da qui la sua capacita’ di donarsi e di offrirsi per il bene della Chiesa per la cui salvaguardia si offri’ come vittima sacrificale. E’ un esempio per tutti noi, che da oggi siamo invitati ad invocarlo e ad imitarlo“. E’ quanto afferma, in una lettera ai fedeli, l’arcivescovo di Reggio Calabria, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, alla vigilia della canonizzazione di fra’ Nicola Saggio, religioso non sacerdote calabrese di Longobardi (Cosenza), in programma domani a Roma in Piazza San Pietro. “Figlio di contadini – prosegue mons. Morosiniconobbe il duro lavoro dei campi sino all’eta’ di 20 anni, quando, contro il volere dei suoi genitori, decise di entrare nel convento di Paola. Le mansioni che egli svolse nella vita conventuale furono semplici: sacrestano, ortolano, dispensiere, cuoco, questuante. A Roma svolse anche il ruolo di catechista in Parrocchia: i genitori dei bambini facevano a gara per avere fra’ Nicola come catechista dei loro figli. Durante gli anni di permanenza a Roma presto’ grande attenzione ai poveri, che, numerosi, bussavano alla porta del convento. Perfeziono’ la sua vita spirituale, da una parte fino ad offrirsi vittima sacrificale al Signore per il bene della Chiesa, e dall’altra fino a godere del dono di una mistica straordinaria”. “La Chiesa, dichiarando Santo questo umile figlio di S. Francesco di Paola – sostiene ancora il presule reggino – ci mostra un nuovo esempio di cammino fedele a Gesu’ Cristo. La vita contemplativa, intesa come ricerca forte di Dio, non si distacca mai dall’impegno di carita’ per i fratelli. Come gia’ altri santi, S. Nicola Saggio, non ha trovato difficolta’ a vivere il comandamento dell’amore nelle due dimensioni: verso Dio e verso il prossimo”.

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