Calabria, Oliverio: “la signora Stasi blocchi le iniziative clientelari e garantisca la legalità”

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“Ho chiesto alla signora Stasi, presidente f.f della Giunta regionale per l’ordinaria amministrazione, di assumere provvedimenti necessari a garantire la legalità nei dipartimenti e negli enti sub regionali e nelle società in house finanziate con le risorse del bilancio regionale”. E’ quanto afferma, in una nota, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Mario Oliverio.

“In queste settimane di campagna elettorale -prosegue la nota- si stanno verificando una serie di iniziative di chiaro segno clientelare in direzione di promozioni, riconoscimenti di qualifiche, assunzioni, colloqui a centinaia di giovani, tutte tese a creare facili quanto spregiudicate illusioni occupazionali, di consulenze e di incarichi palesemente illegali, assunti in violazione delle più elementari norme che regolano le procedure in materia contabile e di reclutamento del personale nella Pubblica Amministrazione.Tali gravi violazioni saranno denunciate alla magistratura ordinaria e contabile perché i responsabili vengano chiamati a pagare di persona. Deve essere chiaro a tutti che, all’indomani delle elezioni del 23 novembre, il primo atto che assumeremo sarà quello di revocare tutti i provvedimenti assunti in questo periodo di ordinaria amministrazione in violazione della legge e l’eventuale contenzioso che dovesse aprirsi sarà a totale carico dei responsabili di questi provvedimenti illegittimi assunti”.

“La Calabria ed i calabresi –conclude Oliverio- sono stanchi di esseri illusi e presi in giro. Non ne possono più di una politica “politicante” che promette e non mantiene. E’ finito il tempo delle clientele e delle speculazioni sulla pelle e sui bisogni della gente. I cittadini, ma soprattutto le giovani generazioni, chiedono trasparenza, legalità e meritocrazia. La regione che vogliamo costruire sarà improntata a questi principi. A questo obiettivo lavoreremo, impegnando tutte le nostre energie, appena eletti, dal 24 novembre in poi”.

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