L’Associazione, pertanto, «non esiterà ad intraprendere una battaglia cruenta e giusta anche fino al terzo grado di giudizio e, nel caso, ad avviare un’azione presso la Corte Europea dei Diritti Umani semmai malauguratamente dovesse verificarsi l’ennesimo incidente sul ponte Molinello. Tutto ciò per ribadire a chi ha il dovere di tutelare i nostri diritti che da oggi sulla S.S.106 “la musica” è sostanzialmente cambiata! Quanti hanno responsabilità ben precise pagheranno così come è giusto che sia se non interverranno concorrendo in questo modo ad aumentare il numero delle vittime e dei feriti della famigerata e tristemente nota “strada della morte”».
Calabria, l’Anas risponde all’Associazione Basta Vittime sulla SS 106
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