Trattativa Stato-mafia, il Procuratore: “Testimonianza di Napolitano necessaria per accertare i fatti”

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napolitano_big“La mia partecipazione a questa udienza costituisce anzitutto una manifestazione di riguardo verso la sua persona, il riconoscimento dell’elevata funzione istituzionale che lei esercita quale rappresentante dell’Unità Nazionale, così come recita l’articolo 87 della Costituzione e come ci ricorda anche in modo eloquente il luogo in cui oggi ci troviamo”. Inizia così l’intervento del Procuratore capo di Palermo Leonardo Agueci all’udienza al Quirinale per la deposizione del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

“La mia presenza è però rivolta anche a conferire piena rappresentanza, in questa occasione, all’Ufficio del Pubblico Ministero, che è una istituzione dello Stato a sua volta deputata a dare attuazione alla potestà punitiva dello Stato mediante l’esercizio obbligatorio dell’azione penale, come dispone l’articolo 112 della nostra Carta Costituzionale, e ciò nel momento in cui questo Ufficio procede ad un atto di indubbia e straordinaria rilevanza pubblica, come è la raccolta della testimonianza del Capo dello Stato”.

“Testimonianza che si è ritenuta necessaria per l’accertamento dei fatti rilevanti in questo procedimento e che per questa ragione questo Ufficio ha chiesto e ottenuto dalla Corte l’autorizzazione alla sua assunzione. Vi è quindi piena consapevolezza da parte di questa Procura per la delicatezza istituzionale dell’atto che andiamo a svolgere, che peraltro è previsto dalla Legge del Codice di Procedura Penale, all’articolo 205, che ne regola anche le modalità. Accompagnato però dal massimo e deferente rispetto da parte nostra per le implicazioni e le prerogative di natura costituzionale che lo accompagna, oltre che ancora e soprattutto per la sua persona, ma accanto a ciò è ancora più forte da parte nostra l’aspirazione all’accertamento della verità per le vicende indubbiamente molto gravi che costituiscono materia di questo processo e a cui siamo certi che ella non vorrà far mancare il proprio rilevante contributo”.

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