E’ quanto scrive Valentina Zafarana, deputata del Movimento Cinque Stelle, in merito al protocollo d’intesa firmato da Terna Rete Italia e dalla Provincia Regionale di Messina. Si tratta di un concorso di idee denominato “il Monostelo di classe” e rivolto agli alunni delle classi IV e V della scuola primaria e I e II della scuola secondaria di primo grado, creato per curare l’estetica dei monosteli che caratterizzano il tracciato dell’Elettrodotto Sorgente – Rizziconi che attraverserà la Calabria e la Sicilia. Dopo aver appreso di questo concorso, molti comitati di tutela che si battono per difendere la salute dei cittadini.
“E – dice ancora la deputata – in questo caso in particolare, rappresenta la morte di un Parlamento (rappresentante del popolo) e delle sue determinazioni. Risale infatti a quasi due anni fa, ormai, l’approvazione della mozione che impegnò il Governo regionale a fare tutto quanto in suo potere per interrare o spostare il tracciato. E’ tanto triste quanto ovvio sottolineare come nessuno dei 3 (TRE) assessori regionali che si sono finora succeduti abbia finora mosso un dito, realmente, per mantenere questo impegno.
Vergogna.
E cosa fa Terna, come nemmeno il miglior ministro per la propaganda sarebbe riuscito ad immaginare? Va dai bambini, gli stessi bambini di cui sta contribuendo a distruggere il futuro, e chiede loro di disegnare “il monostelo di classe”. Farli crescere con l’abitudine ad un palo di 70 metri che si staglia in mezzo al loro borgo ottocentesco. Così da non avere, fra 10-15 anni, ostacoli alla proposta di, chissà, una centrale, un impianto, una struttura qualsiasi al posto di un parco, di un campetto di calcio, di spazi di condivisione sociale, culturale. Farli abituare alla bruttezza, anziché alla bellezza. Peppino Impastato ne parlava circa 40 anni fa.
Ci chiediamo come colui che dovrebbe rappresentare i territori della provincia, il Commissario Romano, possa aver acconsentito ad un progetto del genere, che aggiunge al danno anche la beffa, l’umiliazione, la prova di forza fine a se stessa offerta da Terna, nonostante sia a conoscenza di quelli che sono i veri sentimenti dei territori interessati dal progetto.
Chiediamo dunque – conclude la Zafarana – al Commissario di ritirare immediatamente l’adesione a questo ridicolo progetto, ed alle scuole di accogliere come si deve Terna quando si presenterà con la faccia rispettabile del Dr. Jekyll pronto, quando necessario, a trasformarsi in Mr. Hyde, magari proponendo i risultati di un progetto alternativo, chiamato “Il mio paese di classe”, chiedendo ai bimbi di disegnare il loro paese come sarebbe nei loro desideri.
Siamo certi che di monosteli, non ci sarebbe nemmeno l’ombra”.