A proporre la soluzione rispetto all’emergenza sanitaria, lo stesso Zavettieri, il quale gradirebbe un ragionamento basato, più che sui meri numeri, sulle macroaree. «Siamo in deroga per le minoranze linguistiche nel campo dell’istruzione, in cui di recente si sono ottenuti risultati ragguardevoli a tutela del territorio salvando, tra le altre, le scuole di Melito Porto Salvo, Motta San Giovanni, Montebello jonico, Bova Marina e Brancaleone (grazie alla deroga non sono più necessari 600 alunni ma ne bastano 400) – la proposta – Questo stesso principio dovremmo farlo valere anche nel campo della sanità. Noi non parliamo di ospedali di frontiera – chiosa Zavettieri – Nel caso dell’area grecanica, però, è opportuno riconoscere dei parametri che salvaguardino un territorio già a rischio spopolamento e su cui insiste già una legge nazionale (la 482/99)». Viabilità e difesa del suolo «non sono priorità secondarie», così come quella della difesa della costa, ma il tema principale, nell’area grecanica, resta sempre quello della Centrale a Carbone. «Non approviamo, né abbiamo mai approvato, la Centrale a Carbone, perché non coincide con l’idea di sviluppo turistico del territorio. Per questo non possiamo avallare quello che sarebbe un pugno in un occhio». I “Socialisti Uniti –Psi”, alle primarie sosterranno Oliverio, il ritorno del partito nella coalizione di centrosinistra è particolarmente gradito a Seby Romeo. «Considero l’appuntamento di stasera importante per due motivi: perché i socialisti uniti decidono di partecipare alle primarie e lo fanno in maniera pubblica e poi perché si parla di area grecanica. Occorre mettere al centro della discussione i territori. Queste primarie non sono un fatto scontato – ammette Romeo – e si celebreranno anche perché Oliverio le ha volute con incredibile tenacia».Subito dopo, il leader provinciale del Pd si mostra sibillino sulla Centrale a Carbone, a cui è contrario. «La Sei non ha pensato a caso a Saline. Nei prossimi giorni vi potremo dire qualcosa in più. Parleremo dell’accantonamento formale, entro la metà di ottobre, di un progetto che ha avvelenato la nostra terra e le nostre comunità».
Duro con Callipo, Gianpaolo Catanzariti. «Abbiamo un candidato che, finalmente, gira sui territori, mentre un altro parla di dinosauri e rottamazione. Magari ci fossero dinosauri in Calabria come la comunità dei socialisti che non chiede poltrone e incarichi». Chiusura, dopo gli interventi dalla platea, affidata allo stesso Oliverio che ringrazia «i “Socialisti Uniti” per essersi fatti carico di organizzare questo incontro e per aver voluto esplicitare in maniera pubblica sia il loro punto di vista che la loro scelta di campo». «Ci siamo battuti perché la scelta del candidato presidente fosse affidata alle primarie. Si volevano impedire queste consultazioni per fermare la mia candidatura e imporne una in cerchie ristrette e magari calata dall’alto. Le primarie sono la prima vera innovazione».Per Oliverio la Calabria dovrà stabilire con Roma «un rapporto di dialogo e confronto, non di subalternità». Oliverio, infine, ha dimostrato condivisione rispetto ai temi posti dal consesso socialista, ribadendo il suo “no” alla Centrale a Carbone. «Io sono contrario al Carbone – ricorda Oliverio – Nel 2004 ho portato avanti una battaglia perché nel piano energetico regionale si dicesse no al carbone, quando già si parlava di Rossano e Saline. Per me è un’opportunità che non esiste».