In particolare le domande verteranno sui documenti depositati nella scorsa udienza dai pm del processo e che riguardano degli atti riservati del Sismi, del ’93, sul pericolo attentati all’allora presidente della Camera Giorgio Napolitano. Nell’ordinanza la Corte d’Assise parla di una prova “nuova” che “non è manifestamente superflua ne irrilevante”.
Nell’ordinanza si legge inoltre che per le prerogative costituzionali di cui gode il capo dello Stato, la sua deposizione al processo per la trattativa Stato-mafia “non può prescindere dalla disponibilità” del presidente della Repubblica “di cui la Corte non potrà che prendere atto”.
Durante l’udienza non saranno ammessi computer, telefoni cellulari o altri “strumenti di registrazione”, ha annunciato il presidente della Corte d’Assise di Palermo, Alfredo Montalto. Dell’udienza, che avrà inizio alle 10, sarà attuata l’ordinaria audio registrazione.